La Suzuki Motor Corporation è una delle più importanti aziende giapponesi, fondata nel 1909. Produce auto, moto e motori marini.
Il produttore Hamamatsu si lanciò nel business poco prima dello scoppio del secondo conflitto mondiale, dopo 30 anni in cui aveva realizzato macchinari per l’industria. Con l’inizio della Seconda Guerra Mondiale subì uno stop per poi riprendere la produzione del Suzuki Suzulight nel 1955.
Nel corso della sua lunga storia ha prodotto auto di grande successo come la Jimny, Carry, Maruti (ribattezzata anche Alto), Wagon R+, Liana, Splash e Swift. Si sono aggiunte anche la Vitara, il Grand Vitara, la Ignis, la Suzuki SX4, realizzata con la FIAT con il nome di Sedici, avendo un ruolo di primo piano nel settore della auto piccole a trazione integrale.
L’importazione in Italia delle auto Suzuki cominciò nel 1982 attraverso l’importatore Autoexpò di Ora, nella PV di Bolzano. Nel 1995 la Casa madre è subentrata ad Autoexpò, spostando la sede in provincia di Torino. La sede divenne Robassomero dove la Suzuki ha anche aperto il primo e unico Centro stile europeo. Molti avevano già un moto Suzuki e si incuriosirono delle prestazioni delle auto nipponiche. Date una occhiata a questa potentissima Suzuki da corsa all’asta ad un prezzo incredibile appartenuta ad un personaggio molto noto.
L’origine del nome Suzuki
Il brand ha attraversato alti e bassi. Dopo essere passata sotto il controllo della General Motors a fine 2005, in seguito la Fiat ha continuato a montare sui propri modelli i motori diesel di FPT, il 1.3 Multijet da 75 e 90 CV, il 1.9 Multijet da 120 cavalli ed il 2.0 Multijet II da 135 cavalli sul SUV progettato e fabbricato in collaborazione con la Fiat.
La partnership con Volkswagen fu interrotta dopo un anno per una diversità di vedute. La collaborazione industriale, avviata nel 2010, fu subito fermata. A quel punto l’unità Diesel Fiat 1.6 Multijet II, nato per rimpiazzare il 1.9 Multijet fu disponibile in tre livelli di potenza: 90 Cv, 105 Cv e 120 Cv, calzò a pennello per i modelli rialzati nipponici. A livello ufficiale la partnership con VW terminò il 31 agosto 2015. Diventando pioniere del settore fuoristrada, la Suzuki ha trovato una importante collocazione in un momento storico dove i SUV vanno per la maggiore.
Le dimensioni, però, sono più adatte alle nostre metropoli che a quelle americane. Il 5 novembre 2012, infatti, la divisione nordamericana dell’azienda ha annunciato la bancarotta sotto il Chapter 11, fermando le vendite negli Stati Uniti continentali. Alcuni modelli fatti per sgusciare nelle nostre giungle urbane hanno trovato poco senso in USA. La Vitara o il mini SUV Jimny sono ideali per affrontare brevi distanze, non godendo del lusso e dei motoroni che sono tanti amati dagli americani.
Nell’agosto 2019 in seguito ad anni di collaborazioni, Toyota Motor si è fatta avanti e ha acquisito il 5% della società per lanciare delle EV in comune. Il cognome Suzuki è dato dall’unione di due kanji: suzu, campana e ki, albero. Suzuki significa letteralmente spigola. Oggi Suzuki Motor Corporation è un gruppo attivo a livello mondiale e tra i maggiori produttore di automobili al mondo.