La F1 torna negli Stati Uniti per il secondo dei tre appuntamenti di questa stagione. Il cerchio si chiuderà a Las Vegas, ma focus sulla tappa texana.
Il titolo Mondiale è già nelle mani di Max Verstappen, ma c’è grande curiosità per la prossima tappa del calendario. La Ferrari ci ha vinto in una sola occasione nel 2018. Il mitico Kimi Raikkonen vinse il suo ventunesimo e ultimo Gran Premio della sua carriera, esclamando al traguardo un laconico: “finalmente!”. Iceman lasciò, nella stagione successiva, il sedile a Charles Leclerc.
Il monegasco avrà una voglia matta di fare un grande risultato. Nella scorsa stagione arrivò al terzo posto. Si è trattato del suo miglior risultato in Texas dopo due quarti posti con la Rossa. Nel 2020 non si corse causa Covid-19 e nel 2018, in Alfa Sauber, fu costretto al ritiro. Gare sempre opache per Carlos Sainz in terra texana.
Nel 2022 fu costretto al ritiro. I due driver della Rossa lotteranno sino alla fine, sperando in qualche DNF di Hamilton ed Alonso per scalare qualche posizione in graduatoria.
Con una lunghezza di 5.513 km il tracciato del COTA, Circuit of the Americas, consta di 20 curve ed una zona DRS. Inaugurato nel 2012 è diventato già un grande classico della F1 e della MotoGP. Il primo settore della pista è quello più entusiasmante.
Il tratto dello snake riporta alla sequenza Maggotts-Becketts-Chapel di Silverstone, mentre le curve dell’arena ad Hockenheim, e la curva 8 di Istanbul. L’ispirazione al meglio del meglio ha creato una sfida interessante. La prima curva del circuito è stata chiamata Big Red, in onore del cofondatore del circuito Red McCombs.
Per di più la pista è molto larga in alcuni punti consentendo ai piloti di prendere varie traiettorie. La salita con gradiente superiore all’11% per arrivare alla curva 1 è uno spettacolo con un punto di corda che si trova proprio in cima ad una collina.
Dopo la salita arriva una rapida sequenza di curve ad S sino ad arrivare alla cieca curva 10 e al tornantino della curva 11. Il rettilineo più lungo della pista non è quello della pit lane, ma quello prima della brusca frenata di curva 12.
Il settore finale è caratterizzato da una parte più lenta seguita da una lunga curva in discesa verso destra con più punti di corda. Particolarmente interessanti anche le ultime due curve verso sinistra che portano al rettilineo dello start. Il record assoluto del tracciato è di 1’32″029 registrato da Valtteri Bottas ai tempi della Mercedes nelle qualifiche del Gran Premio degli Stati Uniti d’America. Il mattatore di Austin è Lewis Hamilton che ci ha vinto in 5 occasioni. Le ultime due edizioni sono state conquistate da Max Verstappen.
Occhi puntati anche sulla McLaren che, nell’ultima parte della stagione, è cresciuta in modo esponenziale. Lando Norris e il debuttante Oscar Piastri vorranno mettere in mostra tutte le loro qualità. Di seguito trovate gli orari televisivi di questo fine settimana texano.
Venerdì 20 ottobre
Prove libere
19:30
Qualifiche
23:00
Sabato 21 ottobre
Sprint Shootout
19:30
Sprint Race
23:55
Domenica 22 ottobre
21:00
Orari TV GP Austin su TV8
Qualifiche, SR e GP saranno trasmessi in differita su TV8.
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