Bernie Ecclestone è stato il numero 1 del circus per 40 anni, prima di cedere tutto a Liberty Media. Ora sta affrontando una grande disavventura.
L’ex proprietario del circus della F1 è di nuovo nei guai. Bernie Ecclestone è stato il deus ex machina della categoria regina del Motorsport, trasformando lo spettacolo in uno show globale. Le intuizioni dell’inglese hanno reso il circus un ambiente elitario. Il merito è tutto suo e ci è riuscito senza snaturare la categorie con format astrusi.
Ha cavalcato il boom delle TV, facendo dei piloti degli autentici influencer. Dopo aver venduto auto e interlacciato rapporti con piloti, da manager ha seguito con successo la carriera di campioni come Rindt. Riuscì ad acquistare la Brabham, strappando accordi con sponsor di primissimo piano. Anno dopo anno assunse un ruolo di primo piano, lanciando con Max Mosley la FOCA (Formula One Constructors’ Association).
Con Frank Williams, Colin Chapman, Teddy Mayer e Ken Tyrrell nell’organizzazione la sua ascesa fu una semplice conseguenza. La Formula 1 si sviluppò con accordi milionari sui pacchetti televisivi, diventando uno degli sport più seguiti al mondo. Ecclestone divenne il capo supremo di tutto il carrozzone, ma una volta raggiunti gli 86 anni decise di vendere tutto per godersi una meritata pensione. Si è trovato immischiato già in complicate situazioni.
F1, nuovi problemi per Ecclestone
Secondo il Sunday Times, il suo patrimonio netto ammonta a circa 2,5 miliardi di sterline. Data la super posizione la cifra che dovrà sborsare non lo renderà povero. Si è dichiarato colpevole nei confronti del governo britannico per una cifra di circa 400 milioni di sterline, a causa di una frode con un fondo fiduciario a Singapore. Il prossimo novembre dovrebbe trattare la questione alla Southwark Crown Court.
Il novantatreenne è stato costretto ad ammettere la sua responsabilità. Ha così accettato di sborsare una multa pari a 652,6 milioni di sterline, comprensivi delle tasse, della mora e delle multe.
Ecclestone era stato accusato dopo un’indagine condotta dall’HM Revenue and Customs (HMRC) sulle sue finanze. In 18 anni era arrivato a non sborsare le tasse al governo inglese. Dal 1994 al 2022 Ecclestone aveva aggirato la fiscalità, creando un solo trust a favore delle figlie Deborah, Tamara e Petra.
Inizialmente Ecclestone ha negato le accuse, ma probabilmente non sapeva se la cifra fosse passibile di imposte, interessi o sanzioni in relazione agli importi transitati nei conti. La legge non ammette ignoranze e ora ha cambiato posizione, decidendo di pagare la somma.
Il legale di Ecclestone, Clare Montgomery, come riportato su Motorsport.com, ha aggiunto: “Il signor Ecclestone è rammaricato degli eventi che lo hanno portato a essere perseguito dalla legge. Non era sua intenzione evitare di pagare le tasse. E’ sempre stato disposto a pagare le tasse dovute“.