Anche la Jaguar sta per arrivare al punto di non ritorno. Dopo aver fatto impazzire milioni di appassionati di auto ha preso una decisione clamorosa.
Jaguar è tra i marchi britannici più prestigiosi. Il brand, oggi controllato dagli indiani della Tata, rappresentava l’emblema dell’eleganza. Nel corso della sua lunghissima storia ha prodotto veicoli unici e molto potenti. Auto che sono diventate, nell’immaginario collettivo, delle icone, anche grazie alla partecipazione nel Motorsport.
In pochi lo ricordano, ma l’attuale struttura organizzativa della squadra campione del mondo della Red Bull Racing deriva proprio dalla squadra inglese. Le fortune non furono le medesime. Nella prima storica annata accolsero il vice campione del mondo del 1999, Eddie Irvine. Il nativo Newtownards, ex Ferrari, fu il primo ed unico a siglare dei podi con il team nato dalle ceneri della Stewart Grand Prix.
In quelle annate la Jaguar era al top in termini di produzione di veicoli che rappresentavano al 100% lo stile britannico racing. La Ford, proprietaria all’epoca del marchio Jaguar e della scuderia, aveva proposto una magnifica XK8, accanto alle comode berline. La vettura prese il posto della datata XJ-S, nel 1996, ed era il top sul piano estetico, riprendendo tutti i tratti distintivi delle vecchie Jaguar.
La vettura era alimentata da un motore V8 di 4 litri e il cambio automatico sequenziale a 5 rapporti. Con una cilindrata di 3996 cm³ la guida era impreziosita dall’elettronica che controllava l’alimentazione a iniezione, la fasatura variabile e la lunghezza dei condotti d’aspirazione, pure di tipo variabile, per una potenza massima di 284 CV.
Jaguar, dalle stelle alle spine
La vettura ebbe talmente tanto successo che rimase in listino sino al 2006. Tutto era, classicamente, Jaguar dall’ampio portellone e lo stile degli interni, con rivestimenti in pelle e plancia rivestita in legno di noce o d’acero. La successiva generazione rappresentava un passo in avanti in termini di design e motorizzazioni. Le motorizzazioni sono un 3.5 V8 da 256 CV e poi c’è un 4.2 litri V8 da 298 CV ed, infine, lo stesso motore potenziato a 416 CV equipaggia la versione R.
L’arrivo della F-Type segnò anche il passaggio alla nuova era targata Tata che acquisì anche la Land Rover. La nuova vettura fu presentata nel 2013 con 3 diversi propulsori, ovvero due V6 3.0 sovralimentati che erogano rispettivamente 340 CV e 380 CV e un V8 5.0 con compressore volumetrico 550 CV. A distanza di 10 anni stiamo per darvi una notizia pessima.
La Jaguar ha scelto di puntare tutto sull’elettrico e, entro due anni, la F-Type sarà fuori dal listino. Il canto del cigno è rappresentato da una versione la ZP Edition, l’ultima della storia con motore termico. Ci ha pensato SV Bespoke, il reparto di personalizzazioni di Jaguar, a firmare questo ultimo capolavoro in colorazioni colorazioni Oulton Blue Gloss e Crystal Grey Gloss
La ZP Edition sarà realizzata in appena 150 esemplari sia Coupé che Convertible, tutti basati sulla versione R P575, con un 5.0 V8 da 575 CV in grado di arrivare a circa 300 km/h di top speed e di disporre uno scatto 0-100 km/h di 3,7 secondi. Non è ancora chiaro il prezzo, ma per i fan rappresenta l’ultima occasione per mettere le mani su una mitica F-Type con motore termico.