Marc Marquez è sceso in pista a Mandalika per le prove libere del GP di Indonesia, dove vuole far bene. Ecco le sue parole.
Il Gran Premio di Indonesia si corre a Mandalika, una pista che per Marc Marquez non porta bei ricordi. Lo scorso anno, a causa di un violento highside che lo colpì nel Warm-up domenicale, ebbe un nuovo episodio di diplopia che lo portò a saltare un paio di gare, con un volo che fu davvero spaventoso.
Nelle prove libere del venerdì, il nativo di Cervera è apparso però in gran forma, dimostrando di aver messo tutto da parte. Lo spagnolo ha chiuso in sesta posizione prendendosi l’accesso al Q2, un qualcosa che nelle ultime gare gli sta riuscendo sempre più spesso. Marc ha girato in 1’31”106, chiudendo a sette decimi dal battistrada, ovvero Aleix Espargarò, su un’Aprilia che per il momento è apparsa superiore a tutti su questo tipo di tracciato, ma è ancora presto per fare pronostici.
Marquez ha rifilato nuovamente gap importanti alle altre Honda, con Takaaki Nakagami che si è preso oltre mezzo secondo ed è solo 18esimo. A questo punto, Marc può pensare di portare a casa nuovamente un buon week-end, anche se ripetere il podio di Motegi in condizioni di asciutto sarà un’impresa molto difficile.
Il venerdì di prove libere del Gran Premio di Indonesia ha regalato tante sorprese, tra cui l’esclusione dal Q2 di Pecco Bagnaia. Tra i migliori sono rientrati invece Marc Marquez e Fabio Quartararo, con il #93 che sembra essere fiducioso, anche se stare con i migliori sarà difficile, come ha detto alla stampa a fine giornata.
Ecco le sue parole: “Le condizioni di oggi erano molto simili a quelle che c’erano in India. C’era poco grip con la pista che era molto scivolosa, il che significa che il limite è più sull’asfalto e le moto non riescono a sfruttare al meglio la pista. Nel pomeriggio la pista è migliorata e si sono visti piloti più “normali” in testa, ma è vero che fuori dall’Europa ci sono piste che hanno meno grip, ed è per questo che siamo più a nostro agio, soprattutto al venerdì“.
Marquez ha poi precisato che le primissime posizioni non saranno facili da raggiungere visto il potenziale della sua moto: “Avere una buona posizione in griglia è sempre importante, soprattutto perché la pista è molto sporca. Non punterò né alla prima fila, né alla seconda, perché è molto difficile farcela. Metterei la firma sul fatto di poter partire dalla terza fila, l’obiettivo era quello di passare in Q2, ora vedremo se riusciremo ad andar bene anche al sabato“.
Il #93 è comunque soddisfatto del buon passo messo in mostra: “Il ritmo è abbastanza buono, già in mattinata ero sorpreso della mia posizione perché lo scorso anno perdevo molto nel T2, nel pomeriggio ho rischiato di più in quel punto e sono migliorato. Domani alzieremo ancor di più l’asticella. Andavamo bene, un livello accettabile per essere tra il settimo ed il decimo posto, che è la nostra zona per ora, poi vedremo“.
Il nativo di Cervera ha poi parlato del fatto che nel 2024 non avrà Santi Hernandez come capotecnico, visto che al Gresini Racing sarà affiancato da Frankie Carchedi: “Sarà molto strano tornare ai box e non trovare più Santi Hernandez, ma nella vita le cose cambiano ed occorre adattarsi. Frankie Carchedi è un ottimo tecnico, con grande esperienza e che ha vinto il campionato con Joan Mir. Dobbiamo adattarci in fretta e capire come possiamo lavorare per raggiungere i migliori risultati possibili“.
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