Le auto di F1 sono il massimo in termini di tecnologia, ed oggi scopriremo di che materiali sono fatte. Tutti i dettagli.
Il mondiale di F1 vede iscritti i migliori piloti e le migliori squadre del mondo, ed è ovvio che al via ci siano anche le vetture più veloci del pianeta. I mostri attuali sono delle monoposto ad effetto suolo, tornato in vita 40 anni dopo l’ultima volta grazie ai nuovi regolamenti che sono entrati in vigore lo scorso anno.
Oggi faremo un vero e proprio viaggio all’interno dei segreti delle auto di F1, parlandovi di quelli che sono i materiali che le compongono. L’obiettivo è sempre quello di puntare su un peso ridotto, ma soprattutto su qualcosa che possa resistere agli urti. Ecco come sono fatte le auto.
F1, ecco i materiali che compongono le monoposto
Il materiale che domina le monoposto di F1 è la fibra di carbonio, e pensate che il suo utilizzo è stato messo in atto sin dagli anni Settanta. Il motivo principale è legato alla possibilità di risparmiare molto sul fronte del peso, che è sempre stato uno degli obiettivi maggiori per quanto riguarda le squadre.
Oggi, infatti, i telai sono realizzati in materiali compositi e la fibra di carbonio è centrale in tal senso, dal momento che, oltre ad una leggerezza di fondo, garantisce anche una certa resistenza. Il segreto della fibra di carbonio sta proprio nella possibilità di risultare tanto leggera quanto resistente, ottenendo due ottimi risultati con un solo materiale.
Restando sui telai, per la precisione vi è un mix di fibre di carbonio sovrapposte tra loro ed impregnate di resina e stratificate su una rete di alluminio. C’è un doppio processo di creazione per arrivare a questo risultato, con il materiale che viene scaldato a 180 gradi e sottoposto ad una pressione di 10 atm per diverse ore, così da evitare di creare vuoti o sacche di aria. In seguito, avviene il processo di rifinitura, ed in questo modo, si ottiene un materiale leggero e che sia, come detto prima, molto resistente.
Per quello che riguarda un altro aspetto fondamentale, ovvero i freni, qui abbiamo delle pastiglie e dei dischi in fibra di carbonio, che come avrete capito, è il materiale più utilizzato. C’è da sottolineare anche un altro aspetto, molto frequente sulle monoposto di oggi, ed è quello del contatto che c’è tra il fondo e l’asfalto.
Tale contatto porta alla creazione di scintille, e vi siete mai chiesti da dove vengono fuori? Tutto è legato alla presenza della tavola che si trova sul fondo ed è fatta di legno e non in fibra di carbonio, e tale legno è chiamato Jabroc. Si tratta di un legno di faggio, con impiallacciature in resina.
Inoltre, le scintille derivano anche da piastre in titanio che si trovano nella tavola appena descritta, e sono tali piastre a scatenare le scintille in primo luogo. Ciò avviene perché queste auto viaggiano molto basse e si schiacciano quando toccano grandi velocità, ma anche quando finiscono per spanciare sui cordoli.