A dir poco imbarazzante quanto è emerso nel weekend in Indonesia. In Ducati regna il caos in un momento delicatissimo della stagione di Bagnaia.
Il campione del mondo in carica, Pecco Bagnaia, dopo il crollo di Montmeló non ha più ritrovato il gusto della vittoria. La colpa? Principalmente la sua, ma a quanto pare risulta più facile puntare il dito sulle scelte altrui o sul mezzo tecnico. La Ducati Desmosedici, anche sul tracciato di Mandalika, ha dimostrato di essere il migliore bolide del lotto.
Nella Sprint Race si è registrata una clamorosa tripletta con Jorge Martin al primo posto, davanti ai piloti del team Mooney VR46, Luca Marini e Marco Bezzecchi. Nonostante gli infortuni alle clavicole i centauri della squadra di Valentino Rossi hanno trovato un feeling spettacolare. L’ordine d’arrivo della SR ha messo in luce che, date le circostanze in cui si ritrova nella squadra Gresini, persino il separato in casa Di Giannantonio ha saputo far meglio di Pecco.
Senza le cadute di Marc Marquez, Aleix Espargarò e Brad Binder non avrebbe strappato nemmeno i 2 puntici che hanno consentito di rimanere attaccati al treno Martin, con un -7 prima del Gran Premio. Bagnaia è già risultato fortunatissimo nel crash di Montmeló che, non solo avrebbe potuto portarlo fuori dalla contesa per il titolo, ma avrebbe anche potuto mettere fine alla sua carriera nel motociclismo. Dopo il DNF spagnolo, il centauro italiano ha pensato solo a limitare i danni, ma non ha più sfiorato una vittoria.
Il suo compagno di squadra, sempre nella tappa del Montmeló, si è infortunato nuovamente dopo un clamoroso errore in Curva 1 che ha messo fuori diversi colleghi ducatisti, ma non Martin. Da quella domenica lo spagnolo ha trovato la forza di recuperare un grosso distacco, approfittando della clamorosa scivolata del numero 1 in India.
Ducati, scoppia la polemica tra Bastianini e Bagnaia
Tornato in sella alla sua Desmosedici GP23, Enea Bastianini ha disputato a Mandalika una discreta SR, tagliando il traguardo in settima posizione davanti al compagno di squadra. E’ emerso che tra i due non vi sono giochi di squadra. Pecco si aspettava un favore da parte del romagnolo, oramai fuori da ogni lotta iridata. Ma il medesimo discorso allora sarebbe potuto avvenire anche un Di Giannantonio? Vediamoci chiaro.
Nella scorsa annata il torinese lottava contro un altro costruttore e il suo centauro di punta. Fu bravo a rimontare 91 punti a Quartararo, ma ebbe anche l’appoggio dei suoi colleghi, oltre che una moto nettamente più veloce della M1.
Stavolta, trovatosi ad affrontare un collega con lo stesso materiale tecnico, sta andando in crisi a livello mentale. Bastianini non ha escluso di aiutare Pecco in futuro, se necessario. Bagnaia, però, dovrebbe concentrarsi solo su se stesso e le sue problematiche sulla GP23.
Per ora Enea ha glissato le polemiche interne e ha dichiarato: “Non avevo visto Pecco dietro di me, ho pensato solo a trovare il mio passo e godermi la gara. Sono stato tanto lontano dalla pista, volevo solo divertirmi e non avevo tempo di pensare a tutto“.