Il pilota viterbese, Alessandro Lupino, dopo aver fatto faville per anni, ha scelto di fermarsi. Ci ha raccontato in esclusiva cosa ha intenzione di fare in futuro.
In esclusiva sulla nostra rubrica Twitch di motori sul canale TV Play abbiamo avuto il piacere di intervistare Alessandro Lupino. Il rider, nato a Viterbo nel 1991, è stato per anni tra i migliori interpreti in MXGP. Dopo aver iniziato sul rettangolo di gioco, all’età di 8 anni suo nonno, gli regalò una moto e da quel giorno Alessandro si dedicò, anima e corpo, al minicross.
Nel 2006 conquistò tre Campionati nella categoria 85cc: Italiano, Europeo e Mondiale. L’anno successivo esordì nel Mondiale MX2, ottenendo due podi negli anni successivi. Nel 2014 è entrato, ufficialmente, nel gruppo sportivo Fiamme Oro della Polizia di Stato. Dal 2015 corse nella classe regina della MXGP con grandi risultati, diventando un elemento imprescindibile della Nazionale Italiana. A livello nazionale, Alessandro può vantare 7 titoli di Campione Italiano di Motocross.
Nella stagione 2021, nel MRT Racing Team KTM, Alessandro ha chiuso la stagione in Top-10 e insieme e insieme ad Antonio Cairoli e a Mattia Guadagnini ha siglato il trionfo nel Motocross delle Nazioni, diventando Campione del Mondo a squadre. Nel 2023 ha gareggiato in sella alla Beta del Team MRT Racing. Alessandro Lupino dichiarato che dal 2024 non sarà più un pilota a tempo pieno a livello mondiale. Avrà un impegno ridotto, come pilota, magari per concentrarsi nella veste di collaudatore.
Alessandro Lupino, ecco le sue parole in esclusiva
“La scelta di ritirarsi per uno sportivo e un pilota non è mai facile prenderla, ma è maturata già da anni nel mio caso. Nello sport un atleta deve sentirsi in forma al 100% e io, negli ultimi due anni, a causa di una grave appendicite e peritonite che ho avuto, non mi sono più sentito in forma come prima al 100%. Meglio rallentare un po’ e quindi ho cercato nuove strade e, dopo 17 anni di carriera, è arrivata l’ora di intraprendere una nuova vita legata al Motorsport“.
Cosa bolle in pentola per il tuo futuro professionale?
“Le possibilità che ho è fare il campionato italiano Motocross, alcune prove del Mondiale e fare il tester. Ho maturato tantissima esperienza, ma non ho ancora definito nessun contratto con nessuna casa“.
Da italiani possiamo stari tranquilli per il futuro del Motocross?
“Con Cairoli eravamo abituati bene. Anche io ho fatto tanto per l’Italia. Al momento vi sono delle giovani promesse e tra i piloti giovani alcuni sono arrivati terzi al motocross per nazioni. Ci si aspetta che qualcuno esca fuori e possa fare lo stesso che ho fatto io o Antonio addirittura”.
Gestirai in futuro un team a livello manageriale?
“Mi sento ancora giovane per quel tipo di lavoro. Sento di poter dare più come pilota / tester. Sto smettendo adesso e sono un pilota forte. Non ci sono tanti tester con una velocità così e le case hanno bisogno di un collaudatore vicino alla velocità reale dei piloti. In futuro non si sa mai, ma ora non ci ho pensato“.
Quale è il tuo consiglio ai ragazzi giovani che sognano di arrivare in alto?
“La mia gioventù era un’altra epoca. Si faceva di più e si viveva di meno sui social. Vedo meno voglia di arrivare, appena c’è un risultato buono, subito un po’ tutti si accontentano. Lavorar sodo nella vita e nello sport è la parola d’ordine. Oggi vi sono tante distrazioni per i giovani“.
Per scoprire la soddisfazione più grande della carriera di Alessandro Lupino e tante interessanti risposte sul Motorsport, vi rimandiamo al video completo in alto. Sui nostri canali diamo molto spazio alle esperienze dei veterani e di giovani promesse. Filippo Farioli a TMW: “In MotoGP manca una figura come Valentino Rossi”. Date una occhiata anche all’annuncio di Mattia Guadagnini: “Troppa poca copertura per il nostro sport”.