La F1, oramai, ha cambiato i connotati rispetto ad un passato di spese pazze e sviluppi senza limiti. Ecco cosa potrebbe accadere al termine della prossima stagione.
La F1 è stata costretta a correre ai ripari con la creazione di un budget cup che avrebbe dovuto contenere i costi e permettere ai team nelle retrovie di avvicinarsi alla vetta. L’introduzione nel 2026 del nuovo regolamento tecnico rappresenterà un grande scossone, dopo quello che ha già investito il circus nel 2022.
I vertici hanno preferito attendere la fine della pandemia per l’introduzione delle nuove auto ad effetto suolo. Nel 2020 il calendario fu ridotto e nel 2021 la situazione si era fatta già critica per molti team. La super stagione di Max Verstappen e della Red Bull Racing nacque da un congelamento, di fatto delle monoposto e delle PU, che presentavano solo marginali novità.
Non a caso a Milton Keynes ribattezzarono la vettura RB16B, essendo stretta parente dell’auto 2020. Il direttore tecnico della Mercedes, James Allison, ha già anticipato che le vetture del prossimo anno avranno un impatto determinante per il futuro. Nel 2025, infatti, le risorse saranno già impiegate per le nuove F1. Di fatto sbagliare il progetto del prossimo anno significa mettere la parola fine ai sogni di gloria, legati anche al 2025. E’ superfluo dire che la Red Bull Racing, data la base di partenza, sarà l’auto favorita.
McLaren già si è avvicinata ad un ottimo livello di competitività nelle ultime uscite, ma Ferrari e Mercedes sono ancora in una difficile posizione. I plan B non hanno funzionato nel 2023. A Maranello occorrerà partire da un foglio bianco con 2 anni abbondanti di ritardo. Ogni minimo errore potrebbe avere una influenza decisiva sul futuro di Leclerc e Sainz, in scadenza di contratto nel 2024.
Una F1 sempre più congelata
In casa Mercedes, James Allison, ha lasciato intendere che le vetture del prossimo anno avranno una vita anche nel 2025. Il nuove regolamento darà opportunità a tutti i team di fari progressi. I campioni in carica della Red Bull Racing perderanno la fornitura Honda e questo potrebbe essere un vantaggio per i competitor.
“È molto probabile che le F1 del 2025 debbano essere delle cugine strette di quelle 2024. E, quindi, sarà doppiamente importante disporre l’anno prossimo di un mezzo competitivo, se vorremo disputare buoni campionati in attesa del 2026“, ha sancito il geniale tecnico della Mercedes a Motorsport.com. In sostanza potrebbe essere un’altra mazzata per la Ferrari. Non sono più ammessi errori. Il nuovo corso targato Vasseur dovrà tenere fede alle aspettative di una dirigenza oramai stanca di arrivare al secondo o al terzo posto.
Nel 2025 le squadre di F1 dovranno studiare le nuove vetture per l’inedito regolamento 2026 che prevedere PU con un 50% di potenza elettrica. Potrebbero essere più efficaci, anche sul piano aerodinamico. Di conseguenza anche per finalità economiche le attenzione e gli sviluppi nel 2025 saranno ridotti. Tutto del 2024 potrebbe essere traghettato al 2025 con monoposto congelate e con aree di sviluppo molto vincolate. Benvenuti nella Formula 1 moderna.