Il Titanic ha segnato una intera generazione che è rimasta scioccata dalla tragedia. La leggenda ancora oggi miete vittime, seppur indirettamente dato che il relitto è finito in fondo ai mari il 15 aprile 1912.
Il Titanic sarebbe dovuta essere la nave inaffidabile che avrebbe dovuto portare, in pieno comfort, i passeggeri imbarcati a Southampton ad una nuova vita negli Stati Uniti. Il nome derivava dalla cultura greca. I Titani imponenti non hanno, però, evitato il peggio. Il vascello era stato progettato per competere con il RMS Lusitania e il RMS Mauretania della compagnia rivale Cunard Line, che erano all’epoca le navi più lussuose e rapide al mondo.
Il business delle rotte transatlantiche, ad inizio ‘900, stava esplodendo. La nave era stata progettata da William Pirrie, Presidente della Harland and Wolff, dall’architetto navale Thomas Andrews e da Alexander Carlisle. Gli uomini avranno anche un ruolo nella pellicola premio Oscar dove Kate Winslet e Leonardo di Caprio si innamorarono, perdutamente, nei giorni prima del dramma. Un film che fece percepire la portata del disastro.
La costruzione fu finanziata dall’armatore americano Pierpont Morgan con la sua società, la International Mercantile Marine Co. L’idea era tanto ambiziosa quanto rischiosa. Sarebbe stata costruito a partire dal 1907, per mezzo di un accordo tra Pirrie e Ismay, presidente della compagnia White Star Line. Con una lunghezza di 268,83 metri, una larghezza di 28,4 metri e un’altezza di 53,3 m e con un pescaggio di 18 m. avrebbe fatto la storia, ma non solo per la sua potenza e grandezza.
Il Titanic fu varato il 31 maggio 1911 e le sovrastrutture erano rudimentali. La pericolosità per gli operai era risultata massima. Le precauzioni di sicurezza, attrezzature antinfortunistiche, come caschi o guanti erano minime. Morirono diversi operai che, durante la costruzione del Titanic, caddero da altezze vertiginose o furono vittime di altre tragiche fini nel corso dei lavori di costruzione.
La potenza del Titanic
Metter su un gioiello di ingegneria di tale portata costò un prezzo molto elevato. Non parliamo solo di investimenti economici. Vennero registrati 246 feriti, molti dei quali con arti amputati da macchine o gambe schiacciate sotto la caduta di elementi di acciaio. Sei persone morirono sulla nave stessa mentre veniva costruita e allestita e altre due persero la vita nelle officine e nei capannoni del cantiere navale, secondo le fonti presenti sul web.
La Harland & Wolff scelse per il Titanic la soluzione combinata con motori alternativi ed una turbina a vapore a bassa pressione: i primi consentivano di far girare le due grandi eliche esterne da 7 metri di diametro ed il vapore residuo alimentava la turbina che muoveva l’elica centrale. Ecco la storia del sommergibile che è sceso per visitare i resti del Titanic.
I motori avevano a 4 cilindri ad espansione tripla: un cilindro alta pressione del diametro di 1 metro e 37 centimetri, un cilindro media pressione del diametro di 2 metri e 13 centimetri e 2 cilindri bassa pressione uno del diametro di 2 metri e 46 centimetri e l’altro del diametro di 1 metro e 90 centimetri.
Pesante quasi 427 tonnellate, sviluppava una potenza di 16.000 cavalli e compiva 165 rivoluzioni al minuto. I locali caldaie erano, infatti, sei e occupavano una lunghezza totale di 97 metri e mezzo. Un mostro di potenza che finì sotto i mari dopo lo scontro con l’iceberg.