Chi ha colto l’eredità dei Gucci? La cifra è da capogiro

Gucci è un marchio di moda italiano noto per i suoi prodotti di lusso che ha sede a Firenze. Ecco chi sono i rampolli della famiglia Gucci.

Il padre fondatore di uno dei brand più importanti dell’alta moda è stato Guccio Gucci che nel 1921, a Firenze, diede vita ad un concetto stilistico di Dolce Vita che rappresentava appieno l’arte italiana. Il successo dell’imprenditore passò attraverso esperienze faticose a Parigi e a Londra. Da ex facchino in albergo a maestro del fashion il passo è più breve di quello che credete.

Chi ha colto l’eredità dei Gucci?
Gucci (Ansa) tuttomotoriweb.it

Guccio lavorò in alberghi di spessore, interlacciando rapporti con gente altolocata e circondato da sfarzo e lusso. In questo modo acquisì uno spiccato senso dello stile e della qualità. Guardando i bagagli e le borse per gli ospiti che popolavano il Savoy Hotel di Londra, dopo quattro anni, ebbe l’intuizione di creare un proprio stile.

Tornò a Firenze dove sposò Aida Calvelli che già lavorava nel settore della sartoria del padre Gabriello. Dopo altri quattro anni nella compagnia internazionale Des Wagons Lits, specializzata in viaggi di lusso, Guccio decise di spostarsi a Milano e aprire un negozio di pelletteria ed iniziò il suo percorso nella moda. Una volta acquisita una posizione nella città meneghina tornò a Firenze dove aprì il suo primo negozio in via della Vigna Nuova 7.

Si trattava, semplicemente, di una bottega artigianale che fungeva da piccolo laboratorio per la produzione di pelletterie comuni ma anche articoli di viaggio e sellerie per l’equitazione. La moglie riuscì a trovare un investitore che successivamente si defilò e lasciò le quote dell’intera attività al suo fondatore.

L’impero Gucci

Nel corso degli anni si realizzò un vero e proprio processo di produzione che diede vita ad un export che fece esplodere il business dell’imprenditore toscano. Una speciale sacca da viaggio divenne il simbolo dell’estro di Gucci e il legame all’ambiente equestre diede quel tocco di classe in più che fece impazzire nel dopoguerra i ricchi dell’epoca.

L'impero Gucci
Allegra Gucci (Ansa) tuttomotoriweb.it

Il nastro verde – rosso – verde, ispirato dal sottopancia di una sella di un cavallo, coniugò le tipiche pelli fiorentine al classico mondo dell’equitazione. Con il lino e la canapa Gucci creò dei modelli diventati leggendari, spaziando dal vestiario agli inconfondibili mocassini. Il suo motto era quello che la qualità si ricorda a lungo, mentre il prezzo si dimentica. Nulla di più vero, in un settore, che ha lasciato nella memoria collettiva del firmamento della moda, solo i più grandi.

La fama di Gucci divenne talmente clamorosa che finì per avere uno spazio permanente con una collezione a Metropolitan Museum di New York, diventando di fatto anche uno dei marchi più contraffatti al mondo. L’eredità della famiglia spetta alle due figlie di Maurizio Gucci, nipote del grande Guccio Gucci, che hanno seguito le orme dei padre. Le due figlie sono nate dall’unione di Maurizio con Patrizia Reggiani e detengono un patrimonio pari a 400 milioni di euro in totale.

Ecco chi è rimasto, invece, della famiglia Agnelli. Allegra dopo una laurea in giurisprudenza ha continuato il business di famiglia, mentre Alessandra ha sempre avuto una particolare predilezione per il suo brand. Le sorelle vivono tra l’Italia, la Svizzera e gli Stati Uniti dove hanno case da sogno.

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