Agnelli, che fine ha fatto la collezione dell’Avvocato? La vicenda è surreale

Giovanni Agnelli aveva una collezione di capolavori d’arte con pochi eguali, ed oggi c’è una contesa aperta per la successione.

La famiglia Agnelli ha fatto e continua a fare la storia del nostro paese, con i nomi dei più grandi imprenditori di questa casata che saranno per sempre scolpiti nella nostra memoria. Tra di loro, spicca senza dubbio il nome di Giovanni detto l’Avvocato, che è stato uno dei pionieri del marchio FIAT e della storia recente della Juventus.

Agnelli, che fine ha fatto la collezione dell'Avvocato? La vicenda è surreale
Gianni Agnelli (ANSA) – Tuttomotoriweb.it

Il suo amore per le auto e per lo sport era enorme, e fu uno dei più grandi sostenitori del passaggio di Michael Schumacher alla Ferrari a metà degli anni Novanta, pur ammettendo che il suo ingaggio non fu certo una roba economica. Tuttavia, i risultati che poi il Kaiser di Kerpen portò furono eccezionali, e l’Avvocato si è goduto quasi tutti i suoi successi.

Gianni Agnelli morì infatti nel febbraio del 2003, ed era molto legato a Luca Cordero di Montezemolo, che decise, assieme alla squadra, di dedicargli la monoposto di F1 che vinse il mondiale di quell’anno, battezzandola F2003-GA. Oggi però, ci distaccheremo dal mondo dei motori, per raccontarvi una storia davvero assurda che riguarda proprio l’Avvocato.

Agnelli, ecco l’assurda storia della collezione d’arte

Il patrimonio degli Agnelli vale cifre miliardarie come tutti voi saprete, e per chi non ne fosse a conoscenza, Gianni era un grande appassionato di arte e vantava una collezione da sogno. Dopo la sua morte, risalente ormai ad oltre vent’anni fa, alcune proprietà immobiliari e la collezione delle opere d’arte sono passate alla sua consorte, ovvero Marella Caracciolo, che ha custodito tutto con grande amore negli anni passati senza il marito scomparso.

Gianni Agnelli e la collezione tanto discussa
Gianni Agnelli ex capo della FIAT (ANSA) – Tuttomotoriweb.it

Marella si è spenta poco più di quattro anni fa, ed è da lì che è nata una nuova ramificazione legata all’eredità dell’Avvocato, per la quale si discute da molto tempo. La collezione d’arte vanta circa un centinaio di pezzi molto pregiati, con Gianni e sua moglie che avevano una grande passione per questi gioielli.

Nel 2002, infatti, ne nacque la Pinacoteca Agnelli, situata all’ultimo piano del complesso del Lingotto a Torino. Venne progettata dal geniale Renzo Piano, ed è un capolavoro che ancora oggi è amato da tutti. Della collezione fanno parte opere di Bacon, de Chirico, Balla e Monet, ed in molti si chiedono cosa sta accadendo a questa spettacolare raccolta al giorno d’oggi.

Le proprietà dell’Avvocato, secondo quanto riportato da “artribune.com“, sono scomparse e non si trovano neanche nel caveau in Svizzera, dove Margherita Agnelli aveva suggerito il punto in cui si potessero trovare. Margherita ha infatti ereditato i quadri dopo la morte di Marella, ma ora è davvero mistero totale.

Sul “Corriere della Sera” è stata pubblicata l’assurda vicenda che stiamo provando a sintetizzarvi, e c’è ancora il dubbio relativo al luogo in cui i capolavori si trovano ad oggi. Pensate che non si sa nemmeno se essi si trovino ancora in Italia o se siano all’estero, e sono in corso delle indagini per cercare di scoprire la verità.

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