La classe regina avrebbe dovuto trovare una nuova fase dell’oro dopo l’addio di Rossi. E’ diventata una Ducati Cup e l’addio di Marquez dalla Honda sarà duro da superare
Casey Stoner ha passato nelle mani di Marc Marquez una delle migliori moto della storia della MotoGP. Un passaggio di testimone che ha permesso allo spagnolo di conquistare, complessivamente, 6 titoli mondiali in Honda. Se l’australiano non fosse stato affetto dai gravi problemi fisici che ha patito nell’ultima fase di carriera, probabilmente, la storia professionale del #93 sarebbe stata diversa.
Stoner, dopo aver fatto la storia in Ducati nel 2007, andò a vincere un altro titolo mondiale storico in Honda, succedendo ad Hayden. Il fenomeno della Gold Coast è stato competitivo sino all’ultimo atto della sua carriera. Con Marquez avrebbe composto la coppia più forte di tutti i tempi, superiore forse a quella Yamaha con Lorenzo e Rossi. Stoner conosce molto bene l’ambiente in HRC e cosa ha portato alla rottura preventiva dell’accordo.
Marc, infatti, si era stancato delle promesse dei vertici giapponesi. Non si sono visti i progressi necessari nemmeno negli ultimi test. A quel punto il centauro spagnolo ha deciso di cambiare aria e puntare ad un ambiente più piccolo e, teoricamente, competitivo. In Gresini c’è voglia di arrivare ai massimi livelli, giocandosi per la prima volta un Mondiale.
La staffilata di Stoner alla Honda dopo l’addio di Marquez
L’addio di Marc dalla casa di Tokyo dopo 11 anni era nell’aria. Le aspettative in Gresini ora sono elevatissime. Se si adatterà in fretta alla Ducati potrebbe diventare campione nel 2024. L’intenzione di Marc è proprio quella di essere incoronato con entrambi i marchi che hanno reso celebre il fenomeno australiano. Stoner, infatti, fu il secondo a vincere su 2 moto diverse in era MotoGP, dopo il trionfo di Valentino Rossi su Honda e Yamaha.
I tre fenomeni della top class sono uniti dalla Honda, ma il fil rouge che porta alla Ducati risulta essere presente, con risultati alterni, nella carriera di Valentino, Casey e Marc. Quest’ultimo non ha più nulla da perdere. Dopo 4 anni conditi da scarsi risultati in Honda, soprattutto a causa delle sue problematiche fisiche, non ha nessuna intenzione di continuare a soffrire su una RC213V. Per la Ducati può essere un rischio?
Il due volte campione del mondo australiano ha rilasciato delle dichiarazioni a TNT Sports sulla situazione in cui sprofonderà la casa di Tokyo. “La partenza di Marc è un colpo tremendo per la Honda. Sarà dura per loro attrarre nuovi talenti quando si è detto così tanto male di loro ultimamente. Hanno bisogno di prendere un pilota con l’atteggiamento giusto e che sia consapevole che questo è quello che c’è da fare e che deve dare il massimo con la moto che gli offrono“.
Il nativo di Southport, nella sua epoca, aveva al fianco uno straordinario interprete come Pedrosa. La Honda può fare affidamento su Mir, campione del mondo 2020, e in LCR su Zarco, fresco vincitore della tappa di Philip Island, e Nakagami. “Per la Honda la cosa migliore sarebbe ingaggiare un pilota giovane, veloce e affamato. Cercherei di rinforzarmi con un talento della Moto2“, ha aggiunto Stoner.