Dodo Regazzoni a TMW: “Schumacher ha dato di più di un Verstappen di adesso”

Giordano, fratello minore di Clay Regazzoni, è stato ospite sulla nostra rubrica Twitch di motori sul canale TV Play per parlare di passato e presente della Formula 1.

Dodo e Clay hanno fatto la storia del Motorsport svizzero. Il più noto dei due fratelli Regazzoni ha sfiorato il titolo Mondiale con la Ferrari nel ‘74, mentre Giordano era un giovane che sognava di arrivare in alto. Hanno condiviso una passione in comune, ma la mancanza di sponsor non ha dato a Giordano, per tutti Dodo, la possibilità di dare seguito ad una carriera incominciata in Inghilterra.

Intervista esclusiva a Dodo Regazzoni
Dodo Regazzoni – Tuttomotoriweb.it

Dodo si trasferì in UK per sognare in grande e iniziò a farsi le ossa, diventando meccanico nella F3 inglese. Erano altri tempi e da figlio di carrozzieri, il più giovane dei fratelli Regazzoni non solo era bravo al volante, ma anche a riparare le vetture. Ebbe le possibilità di correre su una March 753 che il campione Gunnar Nilsson aveva danneggiato in un incidente. Lo svizzero la riparò e ottenne la licenza inglese, correndo con vetture Turismo e Formula Ford. Anche Clay ha corso in svariate categorie del Motorsport, come Ickx e in era moderna Alonso.

Ai tempi l’Inghilterra era ancor più la mecca dei motori. La Formula 3 di allora aveva degli autentici fenomeni che poi fecero strada nella categoria regina del Motorsport. Dodo si giocò le sue chance, ma non aveva una valigia piena di soldi. E proprio questo è uno dei temi che abbiamo trattato con Regazzoni nell’intervista che potrete ascoltare, integralmente, nel video in basso.

L’opinione di Dodo Regazzoni sull’attuale Formula 1

Max Verstappen può essere già paragonato a Michael Schumacher?

Paragonare i piloti è sempre molto difficile a mio parere. Per me Schumacher ha avuto in Ferrari la vita più dura rispetto a Max in Red Bull Racing. Schumacher non ha vinto nei primi anni e ci ha messo tempo, avendo già esperienza. Ha dovuto sviluppare con i tecnici lui la macchina, mentre Verstappen si è ritrovato lì e in un’epoca dove le F1 sono difficili da giudicare. Sono fuori dalla competenza dei piloti e di coloro che hanno una visione più semplice e meccanica come me. E’ un campionato di ingegneri e vi sono più gare di prima. Verstappen per me non è all’altezza di come tutti lo decantano. Schumacher, a mio modo di vedere, ha dato di più di un Verstappen di adesso”.

Cosa ne pensi della situazione della Ferrari?

La Ferrari bisogna lasciarla lavorare. I giochi sono fatti. Possono lottare per essere vice campioni dei costruttori e stanno sviluppando nuove soluzioni. L’anno prossimo non cambierà la musica e avranno bisogna ancora di tempo. Riuscirà ad emergere in futuro. Leclerc mi ha deluso un po’. Non è ancora maturo per vincere costantemente e Sainz lo dimostra. Forse è più maturo sull’arco di un GP, come abbiamo visto anche a Singapore. Leclerc è veloce, ma a spunti e deve ancora maturare“.

Oggi ancor più di prima vi sono molti piloti paganti nel Motorsport. Credi vi saranno possibilità concrete di un cambiamento?

La Formula 1 è diventata uno show. Lo sviluppo delle monoposto è unidirezionale. Chi arriva in F1 o ha i soldi o è un figlio d’arte, come Verstappen. Hamilton è una eccezione, ma i soldi sono molto importanti. Vi sono piloti validi, come Piastri, oltre agli inglesi che mi sono sempre piaciuti, che ha fatto la trafila che si faceva una volta. Ora c’è gente che è portata dalle categorie minori come il kart direttamente alla F1. Tanti piloti sono in posti che non dovrebbero ricoprire. Vi sono tanti, anche italiani, che non hanno un appoggio finanziario. E’ un circo sempre più chiuso, la stessa cosa vale per i tifosi. Non c’è più contatto umano con i piloti come una volta. Sarà sempre più una F1 finanziaria“.

Gestione cookie