Quanto avvenuto al termine della tappa di Austin sta assumendo dei contorni sempre più inquietanti. Gli squalificati Hamilton e Leclerc non sarebbero stati gli unici “fuorilegge”.
La classifica finale del Gran Premio degli Stati Uniti è stata sconvolta dall’annuncio della squalifica per i fondi irregolari di Lewis Hamilton (Mercedes) e Charles Leclerc (Ferrari). I due sono stati controllati e a causa di un consumo eccessivo del pattino, in seguito, squalificati. Il sette volte campione del mondo della Mercedes e il monegasco della Scuderia non sono il lotta per il Mondiale, ma cosa sarebbe accaduto se fossero stati in bagarre con Verstappen?
Il dubbio che non fossero gli unici ad essere andati oltre i regolamenti è sorto agli uomini della Stella a tre punte. In sostanza la conduzione dei test post GP è avvenuta solo per 4 vetture a causa delle tempistiche molto ristrette. Quindi altre 16 wing car non sono state revisionate per poi essere smontate subito e trasportate a Città del Messico dove nel weekend avrà luogo il quartultimo round della stagione.
Secondo la FIA sarebbe stato impossibile coprire tutti i parametri di ogni monoposto nel breve lasso di tempo a disposizione. Vi sono delle dead line per il trasporto delle auto, ma perché a sorte sono state scelte le vetture di Lewis e Charles? Il processo di selezione è casuale ma parte assurdo che, dopo i tanti rimbalzi in Texas, fossero le sole wing car con il problema al fondo da squalificare.
Arrivato in Messico l’anglocaraibico è tornato sull’argomento, puntando il dito sull’atteggiamento poco consono della FIA. Lewis ha consigliato di migliorare le strutture per i controlli e rivedere la regola del parco chiuso già al venerdì. Per di più si è corsa la SR che potrebbe aver avuto una incidenza importante al riguardo.
Per il driver della Mercedes è stato un duro colpo la squalifica. Si era trattata di una delle sue migliori gare negli ultimi due anni. Dopo la conferenza stampa e il podio, Toto Wolff gli ha informato dell’esclusione. “Ho sentito da diverse fonti che c’erano molte altre monoposto illegali, ma non sono state verificate e quindi se la sono cavata – ha tuonato Lewis, come riportato su Motorsport.com – gareggio in Formula 1 da 16 anni, e in passato ci sono state molte altre situazioni nelle quali alcune persone se la sono cavata mentre altre sono state semplicemente sfortunate perché sottoposte a verifiche tecniche. Credo che ci sia bisogno di una struttura migliore che sia giusta su tutta la linea“.
Parole dure nei confronti della FIA che tendono una mano anche a Charles Leclerc. Quest’ultimo, con il contemporaneo podio di Carlos Sainz, è sprofondato a -20 dallo spagnolo. In un momento così delicata della sua stagione non ci voleva la squalifica. “Setup sbagliato? Su un tracciato molto sconnesso come quella di Austin siamo più esposti, basta guardare le immagini della camera on-board della mia testa e di quella di Charles per capire che le nostre monoposto hanno sofferto molto di più il fondo sconnesso“, ha concluso Lewis.
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