La Ferrari non è riuscita a trasformare in vittoria l’ennesima pole position, ed ora la situazione si è fatta preoccupante.
Gino Bartali, guardando la situazione della Ferrari in F1, se ne uscirebbe con la sua frase più famosa: “L’è tutto sbagliato, l’è tutto da rifare“. Non ci vengono in mente modi di dire migliori per descrivere una situazione che non mostra mai segni di miglioramento, e che si ripete come un loop infinito ormai ogni domenica.
Come spesso è già accaduto in questi ultimi anni, le Rosse hanno condotto le qualifiche, con Charles Leclerc in pole position davanti a Carlos Sainz. Alla domenica, pronti-via, i due si sono fatti malamente sorprendere dall’assalto delle Red Bull, con Max Verstappen che ha preso agevolmente la testa della gara, mentre il monegasco si è toccato con Sergio Perez, costretto al ritiro.
Nella prima parte di gara, tutto sommato, Leclerc ha tenuto un buon passo, con la Ferrari che ha puntato sull’allungare lo stint optando per una sola sosta. Stava andando tutto bene, sino al 35esimo giro, quando la Haas di Kevin Magnussen è andata a sbattere provocando la bandiera rossa.
Alla ripartenza, Leclerc non ha potuto nulla per attaccare Verstappen, che ha dimostrato che anche in Messico si può tenere la prima posizione al via. La Scuderia modenese ha optato per le gomme Dure, ma la Mercedes, con le Medie, ha avuto ragione. I tecnici del Cavallino si aspettavano un ampio degrado sulle coperture di Lewis Hamilton, che però non c’è stato, con il sette volte iridato che ha impiegato pochi giri per liberarsi del #16.
Da quel momento in poi, Leclerc è stato abbastanza lento e non ha potuto far altro che gestire il terzo posto, mentre Sainz ha avuto il suo bel da fare per contenere l’assalto di George Russell, per poi rischiare di essere infilato anche dalla McLaren di Lando Norris, che era partito 17esimo. Ancora una volta, la casa italiana ha dimostrato di non saper vincere, e di essere la quarta forza in gioco sul passo gara.
Pensate che Leclerc è arrivato alla 12esima pole position consecutiva senza poi vincere la gara, andazzo che prosegue dal Gran Premio di Miami dello scorso anno. La SF-23 è semplicemente lenta non appena viene imbarcato il carburante, ed i long-run non sono all’altezza dei rivali.
Per la Ferrari c’è dunque stata un’altra domenica difficile in quel di Città del Messico, con Charles Leclerc e Carlos Sainz che hanno chiuso terzo e quarto. All’indomani della gara, Leo Turrini ha detto la sua sull’ormai noto “mal di domenica”, commentando la gara sulle pagine de “Il Resto del Carlino“.
Ecco il suo commento: “Regina per un giro. Da Monza in poi, la Ferrari ha ottenuto ben quattro pole position, ma ha vinto soltanto a Singapore. Purtroppo si tratta di un guaio antico, ne sento parlare da una dozzina di anni. Non è lecito dubitare della preparazione degli ingegneri del Cavallino, ed è evidente che siamo davanti ad un deficit organizzativo e culturale“.
Turrini ha poi fatto riferimento al bisogno estremo che ha il Cavallino di riuscire ad assicurarsi nuovi talenti dal punto di vista tecnico, da inserire il prima possibile per rinforzare lo staff: “Ora è indispensabile riuscire a valorizzare le risorse interne disponibili, andando a cercare altrove, se necessario, le risorse umane che servono“. Da questo punto di vista, Frederic Vasseur è al lavoro da tempo, anche se i nomi di coloro che sono entrati a Maranello non sono ancora noti.
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