Il FIA WEC si conclude nel segno del dominio Toyota, con la #8 che ha vinto sia la gara che il titolo mondiale. Ferrari ben lontana.
Come ampiamente previsto, la Toyota ha dominato la 8 ore del Bahrain, con la #8 che si è confermata campione del mondo piloti. A vincere il titolo sono stati Brendon Hartley, Ryo Hirakawa e Sébastien Buemi, che hanno anche dominato la corsa, senza mai cedere la prima posizione a chi inseguiva. La dittatura della GR010 Hybrid sul FIA WEC si è confermata netta.
Nulla da fare per la #7 di Mike Conway, Kamui Kobayashi ed José Maria Lopez, che ha chiuso al secondo posto dovendosi accontentare della piazza d’onore anche nel campionato. Terzo posto per la Ferrari #50 di Antonio Fuoco, Nicklas Nielsen e Miguel Molina, che hanno resistito alla Porsche #38 del team Jota con Yifei Ye, Antonio Felix Da Costa e Will Stevens, vicini al primo podio nel WEC. Solo sesta la #51 di Alessandro Pier Guidi, Antonio Giovinazzi e James Calado, che sono andati subito in difficoltà nella gestione della gomma.
Le due Toyota si sono portate a casa l’ennesima pole position in qualifica, per un gran finale del FIA WEC che di certo non ha deluso. Mike Conway sulla #7 è stato preso in pieno dalla Cadillac #2 di Earl Bamber alla prima curva, cosa che ha condannato questo equipaggio della GR010 Hybrid a rinunciare al sogno mondiale.
Sulla vettura giapponese non ci sono stati danni, ma nel contatto il britannico è finito in fondo, perdendo oltre mezzo minuto dalla gemella rivale. Grazie al passo della Toyota, Conway ha recuperato al meglio sino a riprendersi il secondo posto, ottenuto al termine di un gran duello contro la Ferrari #51 di Alessandro Pier Guidi.
La lotta per le prime due posizioni si è in sostanza decisa qui, mentre per il podio a dare spettacolo sono state le Porsche e le Ferrari. Una menzione d’onore va fatta alla 963 #38 del team Jota, che ha fatto un lavoro strepitoso dimostrandosi velocissima, mentre la 499P ha pagato, ancora una volta, un ampio degrado delle gomme.
Dopo una sfida molto intensa, la Ferrari #50 è riuscita a portarsi a casa il terzo posto, resistendo alla rimonta della Porsche privata. Sesto posto per la #51, subito dietro alla Porsche #6, ovvero quella ufficiale. Disastro per la Peugeot che è sempre la più lenta delle Hypercar, male anche la Cadillac.
La classe LMP2 è arrivata alla sua ultima apparizione nel FIA WEC, dal momento che il prossimo anno sarà attiva solamente nell’European Le Mans Series ed alla 24 ore di Le Mans. Come al solito, lo spettacolo non è mancato, con il team WRT che ha piazzato una netta doppietta con le Oreca 07 Gibson, con una delle due che nei test di domani vedrà impegnato anche Valentino Rossi nei Rookie Test.
Il successo è andato alla #41 di Rui Andrade, Robert Kubica e Louis Deletraz, che hanno approfittato di un problema all’ultimo pit-stop della gemella, la #31 di Sean Gelael, Ferdinand Habsburg e Robin Frijns. Questo ha consentito al polacco ed al suo equipaggio di battere i compagni di squadra e di vincere il titolo piloti.
In quel di Sakhir si è disputata l’ultima gara della storia delle GTE AM, che il prossimo anno saranno rimpiazzate dalle GT3. In una gara, come sempre, spettacolare, è avvenuto qualcosa che non si era mai visto nel FIA WEC, che ha il sapore della beffa per una vettura che stava dominado la scena.
La Porsche #60 dell’Iron Lynx che aveva condotto tutta la gara con Matteo Cressoni ed Alessio Picariello si è ritirata senza avere problemi tecnici, ma per via di un malessere che ha colpito il gentleman Claudio Schiavoni. Per regolamento, tutti devono mettersi al volante, ma le sue condizioni di salute gli hanno imposto il ritiro.
La vittoria è così andata alla Porsche 911 RSR #85 dell’Iron Dames, ovvero l’equipaggio delle ragazze con Michelle Gatting, Sarah Bovy e Rahel Frey. Per ciò che riguarda la lotta al titolo, la Corvette #33 di Ben Keating, Nicolas Varrone e Nicky Catsburg aveva già chiuso i conti da un pezzo.
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