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Formula 1

Red Bull, avversari senza speranze per il futuro: lo spiffero chiude le porte in faccia a tutti

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Giovanni Messi

La Red Bull ha dominato le ultime stagioni di F1, ed ora c’è il serio rischio che ciò si ripeta anche in futuro. Ecco perché.

Alla fine del mondiale di F1 targato 2023 sono rimaste solo tre gare, ed il rush finale partirà domenica prossima con il Gran Premio del Brasile. Si tratterà dell’ultimo week-end che ha in programma la disputa della Sprint Race, con Max Verstappen e la Red Bull che sono i grandi favoriti, anche se ad Interlagos fecero molta fatica lo scorso anno.

Red Bull con Max Verstappen in azione a Città del Messico (ANSA) – Tuttomotoriweb.it

Il team di Milton Keynes ha vinto qui una sola volta in tempi recenti, per la precisione nel 2019, quando l’olandese trionfò in modo superlativo dopo aver messo a referto anche la pole position. Il campione del mondo vuole continuare a vincere e non si fermerà di fronte a niente, anche grazie ad una RB19 che può seriamente puntare a diventare l’auto più vincente di sempre.

Attualmente, questo primato appartiene alla Mercedes F1 W07 del 2016, che nelle mani di Nico Rosberg e Lewis Hamilton totalizzò 19 vittorie su 21 gare. Al momento, la RB19 è a quota 18 su 19, con 16 successi portati a casa da Verstappen ed un paio da Sergio Perez. Questo significa che in Brasile potrebbe andare in scena l’operazione sorpasso, con l’obiettivo di diventare la migliore della storia già da Las Vegas.

Parliamo di numeri importanti, che testimoniano la grande superiorità di questa Red Bull, che ha permesso a Super Max di disintegrare vari primati. Nel 2023 ha vinto ben 10 gare di fila tra Miami e Monza, battendo il record del 2013 di Sebastian Vettel, ma i primati non sono finiti qua.

Con il successo di Città del Messico, Verstappen è salito a 16 vittorie stagionali, facendo meglio del precedente record, che lui stesso aveva messo a referto lo scorso anno. Inoltre, l’orange potrebbe migliorare il proprio record di podi in una stagione, che ha ottenuto nel 2021.

Dulcis in fundo, c’è anche un altro primato da portare a casa, ovvero quello relativo alla percentuale di successi in un campionato. Tale record appartiene, ancora oggi, ad Alberto Ascari, che lo ottenne con la Ferrari nel 1952.

Al figlio di Jos basterà vincere solo una delle restanti tre gare per far suo questo obiettivo. Di fronte ad una superiorità di questo tipo non si può far altro che applaudire, anche se il problema della “noia” sta iniziando a diventare difficile da gestire. Tuttavia, poco dovrebbe cambiare in futuro.

Red Bull, Ben Sulayem condanna gli avversari

La Red Bull ha una superiorità tale che potrebbe dominare i prossimi due campionati senza alcun problema, dal momento che le regole non cambieranno affatto e che gli avversari sono piuttosto lontani. Per la F1 è un grosso problema, visto che l’interesse sta crollando, così come gli ascolti ed il seguito sui social.

Max Verstappen in azione a Città del Messico (ANSA) – Tuttomotoriweb.it

A questo proposito, si è iniziato a parlare di un possibile intervento della FIA per rallentare la Red Bull, ma tutto è stato ampiamente smentito in queste ore da Mohammed Ben Sulayem, il presidente della Federazione Internazionale, che non ha dato alcuna speranza alla concorrenza, che dovrà faticare per recuperare.

Ecco le sue parole: “I domini si sono già visti tante volte, basta ricordare i tempi di Lewis Hamilton e di Michael Schumacher. Come è possibile fermarli? Dal mio punto di vista, sarebbe ingiusto e troppo duro andare a punirli per i loro successi, anche se sono aperto a suggerimenti se si pensa ad un modo onesto e democratico senza punire Max e la sua squadra, o qualsiasi altro team. Siamo tutto orecchi qui, davvero“.

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Giovanni Messi
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