La Ferrari continua a fare brutte figure in F1, ed ora è arrivata un’altra tegola in Brasile. Ecco cosa ha fermato Charles Leclerc.
Quando si crede di aver toccato il fondo, la Ferrari è sempre in grado di sorprendere facendo di peggio. Questa è la fotografia che viene scattata dal GP di San Paolo di F1, dove Charles Leclerc si è ritirato ancor prima di prendere il via. Il monegasco, che in qualifica aveva fatto segnare il secondo tempo, sarebbe partito in prima fila, con discrete possibilità di lottare almeno per i primi cinque posti.
Il monegasco aveva adottato una tattica di gara aggressiva, decidendo di sacrificare la Sprint Race per avere un treno di gomme Soft in più. Charles lo aveva montato in partenza per attaccare Max Verstappen al via, ma purtroppo ha fatto solo poche curve, visto che è andato a sbattere nel giro di formazione.
Leclerc ha perso il controllo della sua Ferrari alla Ferradura, la curva nella quale assaggiò le barriere anche lo scorso anno, dopo essersi toccato con la McLaren di Lando Norris nei primi giri di gara. Stavolta, la sua corsa non è neanche cominciata, ed ora cercheremo di capire i perché di questo tracollo clamoroso.
In F1 non è usuale vedere una monoposto andare a sbattere durante il giro di formazione, ed il fatto che sia successo alla Ferrari non è proprio un bel biglietto da visita. Sulle colonne di “Formulapassion.it“, è apparsa un’interessante analisi di quanto accaduto al monegasco, in un problema tecnico che lo ha sbattuto fuori dalla pista senza apparenti spiegazioni logiche.
Sin dall’inizio del giro di formazione c’era stato un piccolo allarme, con Charles che ha avuto una sorta di allarme sul volante, aprendosi via radio dicendo di aver per sbaglio premuto un bottone relativo all’ERS. Tuttavia, i tecnici hanno poi dato una rapida occhiata, ma tutto sembrava in ordine, e così il #16 ha regolarmente lasciato la sua piazzola per andare ad effettuare il giro di formazione.
Nel primo settore, tutto è nella norma, come evidenzia anche la telemetria della Ferrari del monegasco, ma è alla Curva 6 che avviene il disastro completo. Il motore, infatti, si va ad ammutolire, con Leclerc che non ha più controllo e che parte in testacoda. La telemetria ha dimostrato come Charles non stesse neanche accelerando in quel momento, cosa che toglie ogni dubbio su un suo potenziale errore avvenuto in fase di riscaldamento delle gomme.
In sostanza, l’idraulica ha smesso di funzionare e lo sterzo è diventato molto duro, rendendo impossibile il controllo al pilota. L’idroguida è infatti andata a farsi benedire, e guidare queste monoposto senza servosterzo è praticamente impossibile visto quanto diventa duro il volante. A quel punto, il motore è andato a spegnersi, con le ruote che si sono bloccate, innescando la perdita di controllo del #16.
Il monegasco ha poi provato a ripartire, con il motore che si è accesso e la parte idraulica che è ripartita, come lui stesso ha comunicato via radio. Tuttavia, l’intero sistema si è nuovamente ammutolito pochi istanti più tardi, rendendo vano ogni tentativo di ulteriore ritorno in pista, costringendolo alla resa finale dopo alcune prove disperate.
A quanto pare, non si è trattato di un problema idraulico, ma del motore che è entrato in protezione, chiaramente per un qualche guasto, ed è andato a spegnersi, causando questa brutta figura a livello mondiale. Ora tutto verrà analizzato dai tecnici, ma è chiaro come non sia possibile andare avanti in questo modo. La F1 è una vetrina, ed il Cavallino ne è ormai diventato lo zimbello.
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