Ferrari, statistica imbarazzante per Leclerc: non chiamatela sfortuna

Si sta inneggiando alla sfortuna che ha avuto Charles Leclerc nel dover alzare bandiera bianca nel giro di formazione del GP del Brasile. In realtà i dati pietosi sono iniziati molto prima a Maranello.

“La sfortuna non esiste, esiste solo l’incapacità dell’uomo di fare o prevedere”, affermava Enzo Ferrari. Caro Charles, in Brasile, non è stato un evento sfortunato, ma un chiaro segnale che la ruota continua a non girare come dovrebbe. In Ferrari l’incapacità regna sovrana da così tanto tempo che oramai ci si sta abituando all’idea che il Cavallino sia quello persino delle mancate partenze dei piloti in Brasile e in Qatar nel ’23.

I dati sulla Ferrari
La statistica impietosa della Ferrari (Ansa) tuttomotoriweb.it

Chi non ha vissuto l’epoca d’oro dei motori e della Rossa, oramai, trova il modo per esaltarsi per una pole position. I mondiali oramai a Maranello sono diventati un miraggio. La vittoria di Sainz a Singapore è sembrata una impresa titanica e, nei fatti, lo è anche stata ma a questo è ridotta la Rossa? Purtroppo per i ferraristi della squadra di un tempo non esiste più nulla.

La Scuderia attuale è un manifesto dell’incompetenza. L’ambiente a Maranello è tossico. I risultati sono vergognosi e ogni anno si mira all’ottenimento di un miracolo nella stagione successiva che, puntuale, si rivela essere un fallimento. Con la posizione economica di cui gode la Ferrari dovrebbe essere possibile soffiare i migliori tecnici alla concorrenza, ma oramai anche i top manager ed ingegneri preferiscono stare alla larga dall’Emilia Romagna.

Frederic Vasseur non è stata una prima scelta per sostituire Mattia Binotto e non ha potuto fare i miracoli. Leclerc ha dovuto accettare, inoltre, la terribile onta di ritornare a vedere con il binocolo il primo gradino. Dopo due annate a zero vittorie, finalmente, Leclerc aveva festeggiato 3 trionfi nel 2022. Ora è tornato, nuovamente, negli inferi e all’ennesima disfatta è esploso in un laconico team radio in cui ha affermato: “ma perché sono così sfortunato?”.

Leclerc, la statistica impietosa della Ferrari

Leclerc, dopo il secondo posto in qualifica, avrebbe potuto dire la sua per il podio, ma non per la vittoria. Se certi episodi fossero rari la reazione sarebbe diversa. Purtroppo non è la prima volta che il monegasco si è ritrovato in una condizione di assoluta crisi psicologica in un formation lap. Un problema idraulico ha mandato in crisi il numero 16 ad Interlagos, ma era stato il cambio nel 2021 a frenarlo nel suo GP di casa.

La statistica impietosa della Ferrari
La Scuderia è un manifesto dell’incompetenza (Ansa) tuttomotoriweb.it

Negli ultimi anni la Ferrari ha ottenuto una serie di risultati negativi che sono pareggiati solo da team minori. In 3 occasioni nelle ultime 3 annate la Ferrari ha visto una sua monoposto non prendere neanche parte al GP a causa di un qualche problema occorso prima dello start. Un simile risultato l’ha registrato l’AlphaTauri.

Ci sarebbe molto da dire, ma parlano già i numeri. La Ferrari oramai ha conservato solo il blasone storico, ma oggi non è più il place to be. Nessun campione sposerebbe la causa di John Elkann. Del resto Hamilton ha declinato e Verstappen non ha mai manifestato la voglia di lasciare il suo drink team per diventare un piloti della Scuderia.

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