Dopo aver vinto in Moto3 al debutto ad appena 17 anni, Pedro Acosta ha fatto suo anche il mondiale nella classe di mezzo, prenotandosi la sella della GasGas.
Manca solo l’ufficialità, ma Pedro Acosta si può già ritenere il campione della Moto2 dopo una intensa sfida a Tony Arbolino. L’italiano, infatti, avrebbe ancora una piccolissima chance in teoria, dato che in Thailandia sarà l’unico contendente ancora aritmeticamente in corsa per il campionato.
Il centauro dell’ELF Marc VDS Racing Team è riuscito quantomeno a rimandare il trionfo finale di Pedro Acosta, ora a +63 in graduatoria. Il milanese, sul tracciato di Sepang, dovrebbe fare un miracolo. Se arriverà nelle prime quattro posizioni, indipendentemente dal risultato di Arbolino, lo spagnolo del team Red Bull KTM Ajo festeggerà il suo secondo mondiale in carriera.
Lo champagne è già in fresco per il giovane di Mazarrón che, a mani basse, ha meritato il riconoscimento. Dopo aver ben figurato, sin da subito, nella classe inferiore del Motomondiale, ha avuto bisogno di un anno di ambientamento sulle moto della categoria di mezzo per poi trovare la giusta continuità. Il suo desiderio è sempre stato quello di correre in MotoGP, ripercorrendo il percorso di altri due fenomeni spagnoli come Jorge Lorenzo e Marc Marquez.
Proprio il suo approdo in top class ha, di fatto, tolto al Cabroncito la possibilità di sposare il progetto della casa austriaca. La KTM ha preferito investire su un giovane con la bava alla bocca e tanta voglia di dimostrare di essere già all’altezza dei migliori. Proprio come aveva fatto anche il connazionale Alex Marquez, Pedro ha fatto faville nelle due classi propedeutiche alla MotoGP.
L’exploit di Pedro è di quelli che fa proprio bene al cuore. Il centauro, infatti, è cresciuto in una famiglia molto umile nella comunità di Murcia. La sua cittadina natale si basa su un economia, prettamente, turistica. Suo padre era un pescatore e non è stato facile dargli la chance di arrivare ai vertici. Occorre pensare che solo i migliori riescono a gestire una situazione di pressioni in condizioni familiari non abbienti.
Già è difficile per tutti emergere nel variegato mondo del Motorsport, a maggior ragione per coloro che non hanno le possibilità economiche per sbagliare un colpo. Che Acosta fosse un talento lo si era già capito nelle primissime fasi della sua carriera su due ruote. Ha vinto diverse competizioni nazionali, prima di approdare nel 2018 al mondiale Junior Moto3. Nel 2019 ha partecipato alla Red Bull MotoGP Rookies Cup, piazzandosi secondo.
Si è laureato campione della categoria l’anno successivo, festeggiando il titolo a Valencia con una prova di anticipo, grazie a 6 trionfi ottenuti in altrettante gare. Nello stesso anno ha corso, per l’ultima volta, al mondiale Junior Moto3 con la KTM del team MT-Foundation77, chiudendo al terzo posto alle spalle di Xavier Artigas e al campione Izan Guevara.
Correrà in MotoGP, nel 2024, in GasGas al posto di Pol Espargaró, mentre Jack Miller e Brad Binder rimarranno nel team factory. Nel 2023, l’attuale patrimonio netto di Pedro Acosta è di 1,5 milioni di dollari ma è destinato a crescere, vertiginosamente, in futuro con stipendi da favola.
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