Il team Haas è, nonostante l’esperienza dei suoi driver, all’ultimo posto della graduatoria costruttori. Ecco quale motore equipaggia.
La Haas F1 Team è una squadra statunitense di Formula 1 con sede a Banbury, nel Regno Unito, di proprietà della Haas Automation. L’ex Marussia ha diversi sedi, ma come appoggio in Europa, come la stragrande maggioranza delle squadre, fa capo ad una factory in UK. Il fondatore Gene Haas è una leggenda negli Stati Uniti.
L’imprenditore americano ha già fatto faville nel campionato NASCAR Stewart-Haas Racing, decidendo di lanciarsi con coraggio anche nel campionato mondiale di Formula 1 nel 2016. Il circus, per la prima volta dal 1986, ha avuto la possibilità di riavere una squadra a stelle e strisce. Già in passato, dopo il team Lola, si era cercato di avere un Team US F1 che, però, non riuscì a prendere parte al campionato del 2010, al quale si era iscritto.
Dietro ad una Scuderia vi devono essere numerosi uomini e accordi. Occorre avere le spalle coperte, ma sono essenziali anche gli sponsor e gli agganci con i top team. Un tempo era molto più facile per le squadre inserirsi nella dinamica del circus, tuttavia la FIA ha confermato la partecipazione della scuderia Haas al campionato del 2015. L’esordio in pista della prima monoposto ai test pre-stagionali del campionato del 2016.
La squadra aveva stretto un accordo con la Dallara per la produzione dei telai. Il 29 settembre 2015 Romain Grosjean è stato selezionato subito come primo pilota titolare. Il francese è diventato un simbolo della squadra, anche a causa del terribile incidente del 2020 a Sakhir che, per poco, non gli è costata la vita. I risultati all’inizio sembravano poter sorridere al team, ma con il tempo sono emersi tutti i limiti strutturali nel panorama di competizione della F1.
Haas, i motori della squadra americana
Sin dal primo anno nella categoria regina del Motorsport la squadra americana ha puntato sulle Power Unit della Ferrari. Nel primo triennio, ovvero dal 2016 al 2018, sembrava essere una carta vincente. Grosjean e Magnussen hanno ottenuto risultati ottimi, arrivando persino al quinto posto in graduatoria nel 2018. La coppia non ha mai festeggiato un podio, ma con costanza sono arrivati risultati di spessore.
Dal 2019 in avanti c’è stato un tracollo che è stato figlio delle pessime performance delle Power Unit della Ferrari. La squadra italiana, dopo l’accordo segreto con la FIA, ha subito un clamoroso down in termini di potenza dei motori ibridi V6, trascinando in basso anche Haas e Alfa Romeo Racing, l’altra squadra che è motorizzata con i motori della Ferrari.
La Haas, nel 2021, decise di puntare su due rookie dalle belle speranze, Mazepin e Schumacher. Il figlio del Kaiser ha avuto anche una seconda chance, nella passata stagione, per dimostrare di valere la F1. Il tedesco ha conquistato appena 12 punti. Il russo, appiedato per lo scoppio della guerra in Ucraina, ha lasciato spazio poi, nuovamente, a Magnussen.
In questa stagione si è registrato un vero e proprio tracollo con una vettura che non ha dato alcun feeling positivo agli esperti Hulkenberg e Magnussen. Per di più sono arrivati pesanti ritiri a causa di avarie tecniche dei motori Superfast della Ferrari.