Le auto di Formula 1 sono le più veloci di tutto l’universo motorsportivo, ed oggi vedremo perché sono spinte da gomme lisce.
Le gare di Formula 1 sono dominate da una serie di fattori che fanno la differenza, come l’aerodinamica, la power unit, ma anche le strategie e molto altro. Uno degli aspetti più importanti è sicuramente quello legato alle gomme, che ormai sono fornite dalla Pirelli dal lontano 2011. La casa milanese subentrò all’epoca alla Bridgestone, ed ha da poco vinto il bando, proprio contro i giapponesi, per continuare la fornitura nel triennio 2025-2027.
Le gomme sono l’aspetto attorno al quale si fa la differenza, e questo è anche un peccato. Infatti, a vincere spesso è la macchina che le gestisce meglio e non quella più veloce in assoluto in prestazione pura, come ci fa capire la Ferrari dell’ultimo biennio. Molto spesso, le Rosse sono state in grado di battere la Red Bull sul giro secco, ma la cattiva gestione delle coperture, in fase di gara, ha portato le auto del Cavallino a sprofondare.
Troppo spesso, nella Formula 1 di oggi, i piloti non possono spingere al massimo, ma sono costretti a fare il tyre management, ovvero una gestione accurata delle mescole per evitare di scaldarle troppo e di farle degradare. Di certo, non è ciò che vogliamo, e si dovrà intervenire al più presto per cercare di cambiare le carte in tavola. Nel frattempo, oggi andremo a dare un’occhiata a quella che è una delle caratteristiche principali delle gomme di oggi, ovvero il loro essere lisce.
Le gomme delle auto di Formula 1 sono lisce per generare dei livelli di grip più elevati, cosa che permette alle auto, in poche parole, di andare più veloci. Per chi lo ricorda, c’è stato un periodo in cui vennero introdotti degli pneumatici con delle scanalature, in modo da rallentare le monoposto, dal 1998 al 2008. All’epoca, si erano raggiunte delle prestazioni troppo elevate per gli standard di sicurezza di fine anni Novanta, e si decise così di cambiare tutto, puntando su un prodotto che migliorasse questo aspetto.
Le scanalature non erano di certo un qualcosa di troppo bello da vedere, ed in quegli anni, non mancarono le contraddizioni. Infatti, nel 2005 venne imposto addirittura di fare tutta la gara senza poter cambiare gli pneumatici, nel tentativo, andato poi a buon fine, di interrompere il dominio della Ferrari. La Bridgestone si trovò in netta crisi, favorendo le Michelin di Renault e McLaren-Mercedes, le quali dettarono legge in quella stagione, portando la Ferrari a soffrire enormemente dopo un periodo 2000-2004 in cui aveva dominato la scena.
Il cambio gomme fu ripristinato per il 2006 e la Rossa tornò competitiva, con la nuova rivoluzione sulle gomme che arrivò nel 2009. Con la rivoluzione tecnica che fece volare Brawn GP e Red Bull, la FIA optò per un grande cambiamento, riportando in vita le gomme slick, ovvero quelle lisce che ci sono anche oggi. Dal punto di vista delle performance, le slick non hanno rivali, e sono le migliori in assoluto.
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