Dove vengono prodotti gli pneumatici Pirelli? Resterete meravigliati

Pirelli è un punto fermo a livello mondiale in termini di gomme. La Formula 1 rappresenta la punta di diamante di un mercato sempre più complesso.

Le vetture di Formula 1, proprio come quelle stradali, hanno come unico punto di contatto con l’asfalto gli pneumatici. Per questo motivo le gomme rappresentano l’aspetto più importante alla guida di un mezzo. Le monoposto rappresentano un esempio di come funziona la tecnologia ai livelli più elevati, dove vi sono forze G clamorose e le velocità di punta che superano i 350 km/h.

Dove vengono prodotti gli pneumatici Pirelli?
Mescole Pirelli F1 (Ansa) tuttomotoriweb.it

L’obiettivo è tenere i bolidi incollati all’asfalto, come se viaggiassero sui binari anche nelle curve più veloci. Dalla pista alla strada gli pneumatici hanno un ruolo essenziale, tenendo conto anche delle evoluzioni tecniche. In Formula 1, dove la Pirelli ha assunto un ruolo di completo monopolio, vi sono due tipologie di mescole: quelle slick e quelle usate in condizioni di pista leggermente bagnata e full wet.

Vi sono 5 diverse varianti di gomme lisce e due versione di Cinturato, quello con banda verde intermedie e quello blu per condizioni di bagnato estremo. Sia i P Zero che i Cinturato sono presenti a ogni Gran Premio. Le gomme rosse identificano quelle più prestazionali, ovvero le morbide, mentre le medie gialle e le bianche hanno vita più lunga in pista. I cinque pneumatici slick sono identificati con i codici C1, C2, C3, C4 e C5, che corrispondono a cinque diverse mescole, dalla più dura (C1) alla più morbida (C5).

L’azienda milanese si è fatta trovare presente al cambio epocale avvenuto nel 2022. Si è passati ad una concezione moderna di wing car che, sostanzialmente, ha previsto il lancio dei gommoni da 18 pollici. Sono nati diversi problemi per molte vetture che non hanno compreso, sino in fondo, come gestire al meglio le mescole. Uno dei segreti della Red Bull Racing è proprio quello di allungare la vita delle gomme al massimo, senza alcun degrado.

La produzione delle gomme Pirelli

Dall’esperienza nella categoria regina del Motorsport la Pirelli ha ottenuto risultati strepitosi. Prima di tutto a livello di immagine, ma anche come esperienza tecnica. Il regolamento della F1 prevede che ogni pilota può usare sino ad un massimo di 13 set di slick (due hard, tre medium e otto soft), quattro set di intermedie e tre set di full wet nel corso dell’intero weekend. Nei Gran Premi con il format Sprint, i set di pneumatici da asciutto a disposizione si riducono a 12 (due hard, quattro medium e sei soft).

La produzione delle gomme Pirelli
Mescola Pirelli (Ansa) tuttomotoriweb.it

In sostanza, come annunciato sul sito della Pirelli, in ogni weekend c’è una analisi dati impressionante. Dal campionato 2022 è stato deciso di eliminare la regola secondo cui i 10 piloti migliori devono partire in gara con la mescola usata per passare il Q2 e ottenere l’accesso al Q3. Quindi, mai come oggi, le gomme rappresentano quasi l’emblema della massima categoria del Motorsport

La produzione delle mescole della casa meneghina avviene in numerose realtà. Il quartier generale è in Italia, a Milano nel quartiere Bicocca, ma la realizzazione delle mescole avviene a livello mondiale in 4 stabilimenti in Cina, Indonesia, Brasile e Germania. Lo sviluppo delle mescole passa poi per ore di test e analisi di dati e i centri di sperimentazione della Pirelli sono svariati e dislocati anche in Sicilia.

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