Il team americano Haas corre in F1 dal 2016. La squadra americana ha alternato ottime annate a stagioni pessime. Ecco dove è nato tutto.
Nel progetto Haas, avviato con i driver Grosjean e Gutierrez, ci aveva creduto anche il figlio del Kaiser. Dopo un 2021 disastroso per la squadra americana erano, finalmente, arrivati dei segnali positivi nella scorsa stagione. Dopo aver toccato le stelle nel 2018 con il quinto posto nei costruttori, la Haas ha avuto una discesa verticale.
I problemi sono derivati soprattutto da una squadra che, raramente, ha potuto fare affidamento su motori competitivi. Dopo lo scandalo sul flussometro dei motori Ferrari nel 2019, il crollo del team guidato da Steiner e dell’Alfa Romeo Racing è stato impressionante. Per entrambe le scuderie è diventato complesso anche solo ottenere qualche punticino la domenica.
Le cose sembravano essersi aggiustate per la Haas nel 2022, dopo una stagione precedente a zero punti chiusa con al volante Mick Schumacher e Nikita Mazepin. Appiedato il russo a causa dell’invasione di Putin in Ucraina, il team ha ripreso Kevin Magnussen. Il danese, infatti, ha dimostrato di avere una esperienza diversa rispetto al figlio del Kaiser.
Il tedesco ha commesso tanti sbagli alla guida, sfasciando diverse vetture. Steiner si era fatto sentire, intimando al pilota di non commettere altri errori banali. Mick si era reso protagonista di uscite che hanno arrecato anche pesanti danni economici. Dopo l’esperienza con due rookie, che comunque hanno portato sponsor e denaro nelle casse del team, Steiner si è affidato a due veterani nel 2023, ovvero Magnussen ed Hulkenberg.
La squadra ha deciso di licenziare su due piedi Mazepin e i rapporti non sono finiti nel migliore dei modi nemmeno con Mick. La Haas si è ripresa, ma in tempi di budget cap, ogni problema tecnico comporta una spesa ingente. Nessuno avrebbe voluto accollarsi altri errori e la Ferrari non ha insistito con Mick e ha preferito lasciare andare il pilota in Mercedes.
Abbiamo avuto l’occasione di intervistare il tedesco, recentemente, e ha annunciato i suoi nuovi progetti nel Motorsport. Le prestazioni ottime del danese avevano messo un po’ in crisi il giovane driver della Haas, ma i problemi principali sono dettati da una monoposto non competitiva che è diventata il fanalino di coda anche con l’esperienza di due ottimi piloti.
Una delle sedi della Haas si trova nella cittadina di Banbury, in precedenza appartenuta alla Marussia, come appoggio per le gare europee del campionato. Il team, infatti, è nato dalle ceneri della squadra che dal 2016 prese il nome di Manor. La squadra è nota per la tragedia di Jules Bianchi. In totale ha ottenuto solo due arrivi nei punti, col nono posto di Jules Bianchi, nel Gran Premio di Monaco 2014 e il decimo posto di Pascal Wehrlein, nel Gran Premio d’Austria 2016. Il francese, prodotto della Driver Academy, perse la vita a seguito di un incidente avuto a bordo della Marussia MR03 nel GP del Giappone 2014.
Max Verstappen e Kelly Piquet hanno annunciato di essere in dolce attesa, ed ora Helmut…
Il nove volte iridato, Valentino Rossi, ha fatto la storia nel Motomondiale e continua a…
Il futuro della KTM in MotoGP è tutt'altro che garantito, ed ora emerge un'ultim'ora che…
L’otto volte iridato, Marc Marquez, ha ingoiato un boccone amaro per un divorzio che è…
La Ferrari è pronta per andare a caccia dei titoli mondiali nel 2025, ed il…
Le carte carburante, note anche come fuel card, sono carte con le quali è possibile…