Sapete chi ha realizzato i masterpiece storici della Mercedes? Si tratta di uno specialista italiano che ha reso la Stella a tre punte nota in tutto il mondo.
La Mercedes è riconosciuta come uno dei top brand mondiali. Il concetto del best or nothing continua ad essere uno dei mantra del Gruppo Daimler. La Mercedes è la punta di diamante di una organizzazione che continua a mettere in mostra numeri da vera regina.
Il brand nacque con il chiaro obiettivo di puntare in alto, ovvero al settore del lusso. L’idea vincente della Mercedes è stata quella di allargare una gamma a berline lussuose e raffinate. Il lancio della 190, negli anni ’80, diede un impulso decisivo a tal proposito. L’immagine stessa del marchio teutonico cambiò totalmente e furono raccolti consensi.
A Stoccarda compresero che la gamma avrebbe potuto ospitare esemplari ancora più piccoli che rispondessero ad esigenze differenti. Con questo nuovo filone concettuale nacquero dei modelli che hanno fatto la storia. Al giorno d’oggi, la casa tedesca ha allargato la gamma all’inverosimile, lanciando diverse vetture elettriche ed ibride.
Il listino spazia da vetture di segmento B sino a potentissimi SUV e auto sportive. La Mercedes dovrà sempre ringraziare uno straordinario designer di Udine in grado di elevare il fascino delle vetture della Stella ad un livello mai toccato in precedenza. Ecco chi è il papà di molti modelli top.
Mercedes ai piedi di un italiano
Bruno Sacco, originario di Udine, si diplomò nel 1951. Fu in quel periodo che nacque in lui la passione per l’automobile: anche grazie alle vetture sportive che aveva la sfortuna di vedere in giro a Tarvisio. Dopo aver frequentato il Politecnico di Torino, presso la facoltà di ingegneria meccanica, scelse che la sua strada sarebbe stata nel design. Collaborò con la Ghia e si inserì nel mondo del design automobilistico, mostrando subito doti straordinarie.
40 years ago, we presented one of Bruno Sacco’s “sculptures” to the world! #MBclassic pic.twitter.com/dQj3mI3fgh
— Mercedes-Benz Museum (@MB_Museum) September 23, 2021
Fu assunto dalla casa di Stoccarda. La Mercedes-Benz 190 fu opera sua. Dalla fine degli anni ’50 il designer italiano lavorò al Centro Stile della Daimler-Benz, dove rimase per oltre quarant’anni. Si occupò dell’ammiraglia 600 e della sportiva SL. Convinse il Gruppo ad entrare nell’ottica del lavoro all’interno dello Stilistabteilung (Reparto Stile in tedesco) della Daimler-Benz. Si impegnò anche in concept-car e prototipi sperimentali come la C111. Ecco quale è l’origine del brand tedesco e in che hanno fu fondato.
Dal 1975 in avanti divenne il capo designer, creando un concetto semplice e geniale. Le vetture erano caratterizzate da due linee base: una omogeneità orizzontale con una affinità verticale. Nacque così quello stile classico che venne riprese in molti modelli della gamma, senza snaturare quel family-feeling di alto profilo. La diversificazione della gamma fu opera sua, dai i concetti stilistici dell’entry level fino alla nascita della classe M. Sacco è riconosciuto come uno dei migliori designer della storia dell’automobile. Venne sostituito da Peter Pfeiffer. L’italiano finì nell’Automotive Hall of Fame nel 2006.