Michael Schumacher ha scritto la storia della F1, ed ora le sue condizioni di salute sono un mistero da anni. Un ex pilota parla di lui.
Tra poco più di un mese, saranno trascorsi 10 anni esatti dal dramma di Michael Schumacher, ovvero da quella terribile caduta avvenuta sulle nevi di Meribel, datata 29 dicembre del 2013. Il Kaiser di Kerpen si stava godendo qualche giorno di relax con la famiglia durante le vacanze di Natale, quando era passato poco più un anno dal suo secondo e definitivo ritiro dal mondo della F1. Proprio nel momento in cui poteva iniziare a vivere una vita normale, il sette volte campione del mondo è stato travolto da un destino infame.
Il mondo della F1, in quel caso, si fermò per via del terribile incidente di Schumacher, con i massimi esponenti del Circus che si recarono all’ospedale di Grenoble per valutarne le condizioni. L’ultima notizia ufficiale che abbiamo risale al 2014, quando il tedesco uscì dal coma e dal nosocomio della città francese, per continuare la riabilitazione presso la propria casa. Da lì in poi, tutto tace.
Di Michael Schumacher hanno parlato in molti in questi anni, e l’ultimo, in ordine temporale, a farlo, è stato Mark Blundell, che ha corso in F1 all’inizio degli anni Novanta, ma che ha vinto tanto anche in altre categorie. II britannico ha infatti trionfato alla 24 ore di Le Mans del 1992 con la Peugeot 905, una delle auto da corsa più belle che siano mai esistite.
In un’intervista che è stata riportata dal “Daily Mail“, Blundell ha riflettuto sulla mitica carriera di Schumacher, ed ha deciso di approvare la scelta della famiglia del campione tedesco di non diffondere notizie sul suo stato di salute. Da parte di Blundell c’è il rimpianto di non averlo visto seguire la carriera del figlio Mick, ma anche di altre opportunità che sono andate perdute.
Ecco le sue parole: “Non so a che punto siamo al giorno d’oggi per ciò che riguarda le condizioni di Michael Schumacher, credo sia giusto che abbiamo voluto tutelarlo. Mi auguro seriamente che sia in grado di capire ciò che sta succedendo, sarebbe davvero bello, anche se so che è una situazione molto difficile. Michael è una grande perdita per il mondo della F1, dato che ha vinto davvero tantissimo nel corso della sua carriera, abbiamo perso tanto dopo il suo incidente“.
Blundell ha poi analizzato quella che è stata una delle più grandi bravure del Kaiser di Kerpen in carriera: “Ci è mancato anche vedere come avrebbe potuto sostenere la carriera di suo figlio, ma anche tante altre cose, è un vero peccato. Ho corso contro Michael Schumacher in tante occasioni, ed oltre ad essere un grande talento, era anche molto intelligente, non solo dentro la macchina, ma anche fuori. Metteva sempre insieme le persone che gli stavano vicino e riusciva a trovare sempre dei modi per migliorare. Lo abbiamo visto in tante occasioni“.
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