L’Alfa Romeo potrebbe rilanciare un suo grande classico. Ecco quale rifacimento attende i puristi del Biscione con grande ansia.
L’Alfa Romeo ha avvertito la necessità di omologarsi ai trend di mercato attuale che vogliono un listino pieno di SUV per rispondere alle richieste di una clientela “comoda”. La gamma di tutti i brand dell’universo Stellantis, nato dalla fusione tra FCA (Fiat Chrysler Automobiles) e Groupe PSA (Società Anonima Peugeot), è impregnata di tecnologia elettrica.
Le generazioni precedenti hanno sognato su vetture di altro tipo. Un tempo sarebbe stato impensabile immaginare un’auto a ruote alte del Biscione. Il marchio milanese era improntato su una sportività autentica, fatta da due posti secchi e motori che potevano far spavento anche i top brand di supercar. Il mondo dell’auto è cambiato, ma l’Alfa Romeo vuole trovare una sua dimensione, rispettando anche il suo passato.
I nuovi progetti che spaziano nel ramo elettrico e nel segmento dei SUV, troveranno anche una dimensione nelle sportive autentiche. La nuova 33 Stradale ha fatto intendere che la strada è stata tracciata. Se la supercar è stata lanciata in edizione limitata, i fan rimasti orfani di una biposto più popolare e al prezzo giusto. Il Duetto, per quasi 3 decenni, ha rappresentato un simbolo del Made in Italy.
L’Alfa Romeo Spider esordì nella kermesse di Ginevra, lasciando tutti a bocca per le linee classiche e sportive, diventando l’erede delle due posti storiche del Biscione. Ai tempi, in una Italia molto diversa, si poteva puntare senza patemi sul desiderio di sportività dei giovani. Erano gli anni del boom economico e l’Italia era una Paese pieno di speranze.
I giovani non avevano problemi di stabilità economica e potevano scegliere tra tanti capolavori italiani. Dal 1966 al 1994 il Duetto ha fatto scuola, coinvolgendo tutti. Qualche tempo fa ad Autocar, l’a.d. Imparato ha annunciato la possibilità di rivedere in strada una erede della famosa spider, dando la percezione che una nuova spider rappresenta una idea concreta per la casa milanese, incarnando il DNA dei modelli top della storia.
Pininfarina, padre delle idee di design Superflow, creò degli autotelai da corsa 6C 3000 CM, elaborati dall’Alfa Romeo nel 1953. Dopo la versione 1600, nacque nel 1967 il modello 1750 Spider Veloce che montava un motore più potente con ben 118 CV. Il peso della carrozzeria passò da 990 kg a 1040. Le sue caratteristiche divennero iconiche. C’è una grande aspettativa per rivedere una Alfa con coda tronca e con un cofano lunghissimo come quella che vedete nel video.
Il designer ed architetto italiano D’Amico ha deciso di rispolverare il design del Duetto. Sull’omonimo canale YouTube ha messo in primo piano la versione economica, definita Spider 1300 Junior. La Spider aveva permesso a tanti fan di esaudire un sogno a cielo aperto. Osservatela in alto in tutta la sua bellezza senza tempo. L’auto con 190 esemplari per la serie speciale numerata “Commemorative Edition” fu immessa l’ultima volta sul mercato nei primi mesi del 1994. Un canto del Cigno che potrebbe tornare a ruggire in futuro in una salsa diversa.
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