I tifosi di Lewis Hamilton si sono abituati alle bordate dello spagnolo. I due sono tornati protagonisti di una sfida inattesa.
Coloro che pensavano che la stella di Fernando Alonso si fosse ecclissata con l’età si sono dovuti ricredere nel 2023. Il classe 1981 ha dimostrato, in alcuni frangenti, di essere secondo solo a Max Verstappen. La differenza, naturalmente, sta tutta nelle performance della RB19. La vettura progettata da Adrian Newey si è mantenuta costante nell’arco del campionato, lasciando le briciole agli avversari.
Fernando Alonso ha agognato una vittoria che gli manca dalla stagione 2013 al volante della Rossa. Dieci anni dopo ha esordito in Aston Martin con un triplo terzo posto nei primi tre GP della stagione. La striscia è continuata, dopo la quarta posizione a Baku, a Miami. A Monaco e a Montreal è addirittura arrivato secondo, ma avrebbe meritato anche qualcosa in più. Nel corso dell’estate le prestazioni sono diventate più altalenanti perché l’AMR23 non è stata all’altezza dei competitor.
Ferrari, Mercedes e McLaren hanno portato pacchetti di aggiornamenti mirati per colmare, almeno su alcuni tracciati, il gap dalla Red Bull Racing. La verdona, complici i pessimi risultati di Lance Stroll, ha terminato al quinto posto della graduatoria costruttori. L’asturiano è salito sul podio anche negli appuntamenti in Olanda e in Brasile. Ha concluso a pari punti con Charles Leclerc, alle spalle solo degli inarrivabili driver del drink team austriaco e di Lewis Hamilton.
La frecciatina di Alonso a Hamilton
Lo spagnolo è tra i piloti più forti del secolo. Il suo palmares parla da se. 32 vittorie, 106 podi e 2 titoli mondiali conquistati ai tempi della Renault nel 2005 nel 2006, detronizzando il Kaiser Schumacher. Quando arrivò nel 2007 in McLaren Mercedes sembrava destinato a continuare la sua striscia iridata. Tra il terzo mondiale di fila e Kimi Raikkonen, si frappose il rookie anglocaraibico.
Il team di Woking si ritrovò a gestire una situazione scomoda con due potenziali campioni in squadra. Come nelle storie più assurde, tra i due litiganti della McLaren vinse il terzo incomodo finlandese. Dopo un ritorno avaro di soddisfazioni in Renault, El Nano fece tribolare i tifosi della Rossa nel 2010 nel 2012, sfiorando due titoli mondiali che avrebbe meritato. La sfida alla Red Bull Racing fu quasi impari, considerato lo strapotere tecnico delle vetture guidate da Sebastian Vettel.
Oltre al campionato di Formula 1, Alonso ha vinto la 24 Ore di Le Mans in due occasioni e ha preso parte ad altre sfide di grande rilevanza, come tre edizioni della 500 Miglia di Indianapolis e ad un Rally di Dakar. Il numero #14 ha sfiorato la Triple Crown, vincendo a Daytona 2019. Le sue qualità sono indubbie ma se la giocherebbe contro il fenomenale campione della Red Bull Racing?
Fernando, in una intervista riportata su AS, ha dichiarato: “Farei bene come Verstappen con la sua macchina, Hamilton non lo so, ma io sì“. Il consulente della Red Bull, Helmut Marko, ha dichiarato che entrambi i veterani della F1 potrebbero battere Verstappen con una monoposto simile. Chissà cosa ne pensa Lewis Hamilton che non vince un Gran Premio da oltre 2 anni.