La Ferrari è una delle case costruttrici più famose al mondo per i suoi gioielli di altissimo profilo. Nel corso della sua storia ha alzato sempre più l’asticella, anche dei prezzi.
Sarebbe curioso sapere l’opinione di Enzo Ferrari sulla sua casa modenese. Il fondatore del marchio aveva puntato tutto sull’esclusività, ben consapevole che una gamma ridotta di veicoli avrebbe attirato, maggiormente, l’interesse di una nicchia di facoltosi collezionisti rispetto ad un listino ricco di opzioni e sviscerato in più segmenti.
Oggi la Ferrari, non solo ha lanciato la prima vettura a ruote alte della sua storia, ma ha già annunciato anche la prima supercar elettrica. Occhio a bollarla come una fake Ferrari perché l’errore che si potrebbe finire per commettere sarebbe quello di doversi rimangiare un giudizio troppo affrettato. La casa modenese ha visto crescere i fatturati in modo esponenziale, ma sul piano del fascino le vetture del passato erano di un altro livello.
In questa ottica LaFerrari rappresenta quel filo conduttore con un periodo d’oro dei motori che oggi sta appassendo, tra SUV di lusso e proclami sull’elettrico. A Maranello sono uscite vetture sensazionali come la F40, la F50 e LaFerrari. Una supercar meglio dell’altra, frutto dell’esperienza in pista dei migliori piloti di F1 dell’epopea del Cavallino. Senza dimenticare il grande Kimi Raikkonen, da Schumacher ad Alonso, in un passaggio di testimone a cui è venuto a mancare solo l’ultimo passo per il coronamento del sogno mondiale. Proprio in quell’epoca con lo spagnolo al box della Rossa, nacque un progetto sensazionale.
La Rossa più esclusiva del nuovo millennio aveva una tecnologia ibrida denominata HY-KERS che garantiva un equilibrio perfetto tra la massimizzazione della prestazione e la riduzione dei consumi (solo 330 gr/km di CO2). Per la prima volta una vettura stradale della Casa di Maranello era dotata di un sistema ibrido, come le attuali monoposto di F1.
Per di più LaFerrari era dotata di controlli di dinamica integrati con l’aerodinamica attiva e con il sistema KERS. La vettura rappresentava un salto in avanti notevole rispetto al passato, potendo fare affidamento su tecnologie moderne che rendevano possibile una interfaccia uomo-macchina fortemente ispirata a quella di una monoposto di Formula 1.
Essendo il non plus ultra sul mercato LaFerrari, svelata al grande pubblico al Salone dell’Auto di Ginevra nel 2013, aveva un costo esorbitante. Il 12 cilindri a V di 6.262 cm3 era il motore aspirato più potente mai usato su una Ferrari stradale, ai tempi, combinato con una parte elettrica. Complessivamente la vettura arrivava a 963 cavalli, rappresentando la progenitrice della SF90 Stradale, presentata nel 2019.
In caso di incidente il conto oggi è salatissimo. Secondo la Scuderia Car Parts, solo una porzione del tetto costa 140.645,13 dollari (130 mila euro circa), mentre la paratia posteriore vale 28.295,18 dollari, ben 26mila euro. Il sotto telaio anteriore ha un prezzo di 12.372,22 dollari (12mila euro), ma richiede anche 14 viti in titanio, che costano ciascuna 71,40 dollari (66 euro). Ah a proposito, la monoscocca in fibra di carbonio, secondo Scuderia Car Parts, costa 1.072.655,17 dollari per l’esattezza ovvero circa un milione di euro. In pratica quasi, interamente, il prezzo iniziale della vettura.
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