Il fondatore della casa modenese ha avuto una vita piuttosto movimentata. Oltre alla passione per i motori, Enzo Ferrari ha dimostrato amore in più di una occasione.
Spesso si tracciano gli aspetti più romantici della vita del Drake, ovvero quelli legati alla sfera dei motori. Il Commendatore di Modena ha avuto una vita lunga ed intensa, condita da alti e bassi. Per quanto possa risultare paradossale ai più, l’esistenza di Enzo è stata molto travagliata. Del resto si sa che i soldi non sono tutto.
Dal suo estro sono nate vetture sensazionali perché, di base, Enzo era un cultore vero dei motori e della pista. Aveva preso parte a tante sfide e il rifiuto della FIAT, sotto la spinta della madre, diede il via ad una straordinaria storia di successi imprenditoriali. Ancora oggi il brand del Cavallino Rampante è un esempio dello stile made in Italy. La frase “date un foglio di carta ad un bambino e ditegli di disegnare una macchina. Sicuramente la disegnerà rossa“, vale più di mille parole.
Le Ferrari hanno incarnato il red passion con quel tocco di eleganza classica inimitabile. Enzo voleva trasmettere negli autodromi di tutto il mondo quel tocco di superiorità che, da sempre, caratterizzava l’anima del desiderio più sfrenato. La ricerca della perfezione ha portato il Grande Vecchio, a volte, a perdere di vista alcuni aspetti della vita privata. C’è anche una assurda storia legata alla sua data di nascita che vi consigliamo di approfondire in questo articolo.
Gli amori di Enzo Ferrari
Sin da bambino la sua vita fu caratterizzata da due lutti dolorosissimi. Scomparvero, infatti, il padre e suo fratello maggiore. Proprio grazie a suo padre si era appassionato alle quattro ruote, vedendo in pista delle auto da corsa. Le perdite improvvise non stroncarono l’interesse per l’automobilismo. Il Drake decise di continuare a correre come pilota, nonostante la madre aveva ben altri progetti nella mente.
Enzo maturò delle capacità tecniche notevoli alla guida dell’Alfa Romeo e il rifiuto in FIAT lo destinò a ben altri lidi. Il fondatore della Ferrari riuscì a far fronte al rischio della bancarotta anche nei momenti più difficili perchè era disposto a tutto pur di salvare la sua amata attività. Si sposò con Laura Garello, dalla quale ebbe nel 1932 il figlio Dino, prematuramente scomparso nel 1956 a causa della distrofia di Duchenne.
Nel 1945, dalla relazione con Lina Lardi, nacque il figlio Piero (attuale vice presidente della casa modenese, in alto nella foto), inizialmente registrato all’anagrafe con il solo cognome materno. Ai tempi non era possibile riconoscere per un uomo sposato un figlio nato fuori dalla costanza di matrimonio. Dopo tante peripezie, la sua relazione con Fiamma Breschi, conosciuta nel 1958 e frequentata fino alla morte, divenne nota a tutti.
Spense tutte le voci sul suo interesse per troppe donne, con una frase che è rimasta incisa nella pietra: “Ho sempre considerato la donna non un elemento necessario della vita di un uomo, ma la ricompensa del lavoro. Non ho mai anteposto una donna al lavoro. Dopo aver lavorato tutta la giornata, una donna è il premio. Non prima, mai!“. Una idea che dovrebbe avere un peso anche nei tempi attuali.