Luca Cordero di Montezemolo ha vissuto da numero 1 l’epopea più vincente della storia della Ferrari. Le sue parole su Michael Schumacher hanno stretto il cuore ai fan.
Se doveste chiedere ad un fan del Cavallino Rampante quale momento migliore ha vissuto nel corso della sua vita da tifoso vi risponderà, certamente, il quinquennio aureo targato Michael Schumacher. Quest’ultimo è stato l’artefice in pista di una scalata che, ancora oggi, mette i brividi. Nessun pilota ha più vinto 5 mondiali di fila e il Kaiser ci è riuscito al volante della Rossa.
Un trionfo di tale portata non è arrivato per caso. Ha richiesto anni di sviluppo e sacrifici. A differenza di tanti altri campioni del mondo, il tedesco non si è trovato la strada spianata su un vassoio d’argento. Ha dovuto lavorare a lungo, al fianco di Todt, Brawn, Byrne ed Irvine per arrivare in alto. A muovere i fili dall’alto della sua posizione apicale c’era Luca Cordero Montezemolo. Quest’ultimo aveva lavorato al fianco di Enzo Ferrari.
Conosceva le dinamiche della pista, aveva esperienza con i piloti e persino nella stanza dei bottoni della Formula 1. Era, decisamente, il suo ambiente e quando arrivò a Maranello da Presidente decise che c’era bisogno di dare un taglio con un passato fallimentare. La Rossa non vinceva dai tempi di Jody Scheckter e aveva bisogno di condottiero. Michael si era laureato campione del mondo con la Benetton nel 1994, anno della scomparsa di Senna, e si era confermato la stagione successiva.
Era il campione su cui investire. Intorno a lui fu costruito un vero e proprio top team. La sua fama di numero 1 assoluto è passata attraverso delusioni, rotture di motori e incidenti. Dopo l’infortunio del 1999, il tedesco tornò più forte di prima, riuscendo a festeggiare il titolo costruttori. Nei 5 anni successivi non ci fu scampo per nessuno. Distrusse Hakkinen, Montoya, Raikkonen e tutti gli avversari dell’epoca. Solo un grande Fernando Alonso mise un freno alla ingordigia del tedesco.
Il messaggio di Montezemolo a Michael Schumacher
Luca Cordero Montezemolo provò anche a convincere il Kaiser a tornare in pista al volante di una Rossa, dopo il tragico incidente di Felipe Massa. Il 7 volte iridato non potette tornare subito in pista per un problema fisico, ma lo fece con Mercedes per un ultimo triennio al fianco di Ross Brawn. Le soddisfazioni in pista non furono tante, ma il tedesco riuscì a gettare le basi del progetto vincente dell’era ibrida.
Dopo l’addio di Montezemolo la Ferrari non si è più giocata un titolo mondiale. Dopo aver trionfato un ultima volta con Kimi Raikkonen, nel 2007, dovette ingoiare bocconi amari, nel 2010 e nel 2012, con Fernando Alonso. L’edizione del TG1 del 14 dicembre scorso ha dedicato ampio spazio a Michael Schumacher, avvicinandosi il decennale dell’incidente sugli sci del campione.
“Vorrei poter tornare indietro di 15 anni e avere insieme le stesse soddisfazioni sia in pista che fuori. I momenti subito dopo il trionfo (nel GP del Giappone 2000, ndr) eravamo come felicissimi, ci abbracciavamo, ci baciavamo, con lui, con Todt, con i meccanici. Commozione, con lacrime sue e mie quando lui scese a Monza per l’ultima volta dalla Ferrari perché aveva scelto di ritirarsi. Corinna è una donna meravigliosa e mi ha detto: ‘Sono molto contenta se tu puoi ricordare quel periodo spettacolare’. Michael ti voglio bene e ti penso sempre“, ha confessato Luca Cordero di Montezemolo.