La Scuderia Ferrari sta collezionando brutte figure in pista da oltre 15 anni. Le parole di Cardile faranno discutere i fan.
La Rossa continua ad annaspare senza avere appigli e c’è anche chi ritiene di aver compreso tutto e persino si ritiene soddisfatto della correlazione dei dati, del progetto e degli obiettivi ma andiamo per ordine. Dopo i domini Red Bull Racing con Vettel e quello dell’era ibrida di Mercedes con Lewis Hamilton ci si attendeva una Rossa di assoluto livello in questa nuova fase della Formula 1.
L’inizio di campionato, nel 2022, con le monoposto ad effetto suolo aveva fatto anche sognare la marea rossa. Charles Leclerc aveva vinto due delle prime tre gare della stagione, dando una testimonianza del suo talento ad altissimi livelli. Con il passare dei GP è cresciuta la Red Bull Racing sino a monopolizzare, completamente, la scena. Max Verstappen ha dominato in lungo e in largo negli ultimi 2 anni.
Leclerc non è riuscito a vincere nemmeno una corsa nel 2023, nonostante una serie di pole da applausi. In questo scenario l’ottimizzazione del pacchetto avrebbe dovuto portare tantissime novità positive sul piano aerodinamico. Al contrato la Rossa è crollata, letteralmente, incassando un duro colpo. In questa annata è arrivata al terzo posto, dietro ad una Mercedes non, propriamente, inarrivabile.
La Ferrari ha vinto un solo GP nel campionato appena concluso con Carlos Sainz. L’erede della F1-75 è stata costruita sulle richieste di Sainz. Lo spagnolo avrà anche vinto la tappa di Singapore, interrompendo la striscia positiva di vittorie di Max Verstappen, ma nel complesso la prima stagione di Vasseur è stata una delusione, non per colpe relative alla sua gestione.
Nonostante una annata da dimenticare con la necessità di ripartire da un foglio bianco nel 2024, Enrico Cardile ha parlato di crescita e ottimizzazione di processi. “Direi che la grande differenza si è vista il primo anno, abbiamo dovuto cambiare l’approccio mentale dovendo tenere in considerazione l’aspetto ‘costo’ di ogni attività. Ora c’è una maggior comprensione del regolamento finanziario, se mi chiedi se quest’anno siamo stati limitati dal regolamento finanziario, la risposta è no“, ha affermato Cardile.
Grave perché nonostante questo aspetto, la Ferrari ha accusato un distacco dalla Red Bull Racing imbarazzante. In alcune gare sembravano delle Formula 2 rispetto alla RB19. Non sono bastate le prestazioni in qualifica di Leclerc per tenere a galla la Scuderia.
“In termini di prestazione pura non siamo molto distanti dalla Red Bull, ma ci serve il massimo impegno da parte del pilota, abbiamo bisogno delle giuste condizioni ambientali e la giusta combinazione di curve. Abbiamo bisogno di molti aspetti, il che rende difficile ripetere una determinata prestazione durante uno stint in gara, quando le gomme iniziano a cedere ed il bilanciamento della vettura e il vento cambiano. L’impressione è che la piattaforma della Red Bull sia più robusta rispetto alla nostra“, ha spiegato a Motorsport.com il direttore tecnico dell’area telaio della Scuderia.
Non si sa qualche campionato abbia visto, ma ad oggi c’è una differenza tra Ferrari e RB, in termini di prestazione secca enorme. Si procederà con un nuovo progetto per raggiungere la vetta.
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