L’otto volte iridato è pronto a stupire anche in sella alla Ducati, dopo aver fatto faville per anni in sella alla Honda RC213V. Il centauro è stato elogiato da un ducatista.
I fan della MotoGP non vedono l’ora di assistere alle battaglie in pista tra i centauri della casa di Borgo Panigale. Rispetto allo scorso anno vi saranno due new entry nella “Ducati Cup”, ovvero Marc Marquez nel team Gresini Racing e Franco Morbidelli nella squadra satellite Pramac. La differenza è che il vice campione del mondo 2020 avrà a disposizione la GP24.
Marc, invece, gareggerà in sella alla GP23 che in questa annata appena trascorsa ha, comunque, fatto faville, demolendo la concorrenza. Martin e Bagnaia dovranno considerare l’adattamento del talento catalano. Marc, infatti, ha scelto di chiudere con il passato per abbracciare una nuova entusiasmante avventura ricca di insidie. Avrà al suo fianco suo fratello nella squadra, ma per il resto l’inesperienza è un fattore.
La squadra guidata da Nadia Padovani è giovane ma si sta ponendo degli obiettivi straordinari. C’è il desiderio di fare, sin da subito, la differenza. Per velocizzare il processo di apprendimento della Desmosedici, la Honda gli ha concesso la possibilità di anticipare il suo lavoro sulla moto italiana. Sino al 31 dicembre, del resto, Marc verrà ancora pagato dai vertici del brand giapponese, ma si sente già un uomo Ducati.
Ha preferito tornare in lizza per traguardi importanti, firmando un accordo annuale con la più piccola delle squadre della casa di Borgo Panigale. Nella scorsa stagione Di Giannantonio ha ottenuto una vittoria in Qatar e risultati di spessore li ha registrati anche Alex Marquez. Ora l’asticella si alzerà in modo esponenziale. L’attenzione mediatica sarà alle stelle già dai primi test prestagionali.
L’antipasto valenciano ha lasciato intendere che l’adattabilità di MM93 è stata massima in sella alla Desmosedici, dopo i tanti problemi avuti nelle ultime stagioni con la RC213V. Tornato con regolarità in pista, dopo i problemi fisici, non ha più avuto in dote una Honda all’altezza del suo talento. La casa di Tokyo è scivolata all’ultimo posto della graduatoria costruttori.
Nelle ultime annata Marc non è più stato della partita mondiale, non potendo competere nel campionato 2022 e nel 2023 per il primo gradino del podio. Il tester Michele Pirro, in una intervista riportata su Motosan, ha ammesso che l’aspetto positivo relativo a Marc è che ha già confermato la sua versatilità e ha subito trovato il feeling giusto.
“Nel 2016 non poteva venire in Ducati perché costava troppo, ora invece ha scelto una Ducati per tornare a vincere. Non ha detto molto, ma ciò che ha fatto capire con la sua espressione facciale credo racconti molto. Quando sono arrivato in Ducati eravamo noi a copiare i giapponesi, mentre ora è il contrario“, ha spiegato Pirro.
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