Trent’anni fa un ragazzo alla guida di uno scooter Kymco sarebbe stato guardato in malo modo in Italia. Gli scooter nostrani erano il top in termini di affidabilità, ciclistica e qualità costruttiva.
A distanza di tre decenni le cose sono molto cambiate, la Kymco, acronimo di Kwang Yang Motor Corp., è una realtà ben consolidata anche nel nostro mercato italiano. Con circa 3mila dipendenti, Kymco produce oltre 570.000 veicoli all’anno nello stabilimento di Kaohsiung.
L’azienda ha anche stabilimenti di produzione a Giacarta, in Indonesia, Petaling Jaya, Malesia, Shanghai, Changsha e Chengdu. In Cina spopolano i mezzi Kymco. L’azienda, nata nel 1963, è diventata una valida alternativa a molti competitor, grazie alla scelta di giusti alleati commerciali che hanno un peso importante nel mercato attuale.
Il fondatore di Kymco, Mr. Kwang-Su Ko, è stato un collaboratore e fidato amico di Soichiro Honda, naturalmente la casa di Tokyo non necessita di presentazioni. L’accordo commerciale tra le due aziende prevedeva che Kymco realizzasse parti e componenti per l’assemblaggio dei veicoli Honda a due ruote. Il rapporto tra le due realtà andò avanti per oltre vent’anni con il colosso di Tokyo che investì nell’azienda di Taiwan, diventando azionista grazie ad un consistente apporto di capitale.
La separazione con Honda poi porterà l’azienda ad avviare la distribuzione in commercio di mezzi a marchio Kymco nel 1992. La crescita dell’azienda nel mercato è divenuta esponenziale fino agli anni 2000, un boom di vendite anche in Europa (50% degli introiti di Kymco Group). Una scalata commerciale fatta di grandi numeri, successi e buoni rapporti con partner ed investitori.
L’autonomia del brand Kymco
Kymco, a livello globale, è presente in 97 Paesi che includono Stati Uniti, Filippine, Cina, Malesia, Colombia, Iran, Egitto ed Argentina. La chiave del successo risiede anche in investimenti strategici effettuati con partner estremamente solidi a livello finanziario quali Ta Chong Bank, Capital Securities e Capital Investment Trust. Certe realtà hanno la possibilità di esplodere, ulteriormente, con l’avvento della tecnologia elettrica.
L’impegno dell’azienda taiwanese nella produzione di mezzi ad impatto zero è, da sempre interesse di primaria importanza e lo conferma il successo ottenuto dalle E-bike Klever Mobility. Le E-bike hanno conquistato il prestigioso RedDot Award ed anche l’IF Europe Bike Award. Cosa produce oggi la Kawasaki? Ecco il modello ha fatto la storia delle due ruote.
Vale la pena ricordare alcuni modelli divenuti storici dell’azienda di Taiwan: Il primo modello interamente prodotto da Kymco è stato il C200 del 1964. Dal 1990 al 2008 venne commercializzato l’Hao Mai 125, che ha venduto più di un milione di unità in tutto il mondo. Alcuni esemplari si vedono ancora in strada. Se il mercato del motociclismo fosse fatto solo di numeri l’azienda di Taiwan sarebbe di certo sul podio per il successo ottenuto negli ultimi 3 decenni.