Enzo Ferrari ha prodotto supercar da sogno, ma una in particolare lo ha, realmente, fatto impazzire. Ora un facoltoso collezionista ha deciso di metterla in vendita.
Scegliere la Ferrari più bella mai prodotta sul mercato sarebbe stato un esercizio di stile difficile persino per il Commendatore di Modena. Enzo adorava vetture agili e con uno stile classico che potesse sorprendere per la potenza bruta, garantita dai motori V12. Il legame con la pista sarebbe dovuto risultare lampante, considerata la vena racing del Cavallino Rampante.
Sulla base di questi presupposti nacque una vetture destinata a scrivere pagine indelebili del Motorsport e anche del prodotto stradale della casa modenese. La Ferrari è sempre stata al top nelle sfide fuori dal circus della F1. Enzo ha dovuto ingoiare diversi bocconi amari nella categoria regina, ma in occasione delle grandi classiche la Rossa era sempre in primo piano. Il nome della 250 derivava dalla cilindrata di ciascun cilindro dell’iconico motore V12 3000 cc.
La sigla GTO stava per Gran Turismo Omologata. Letta così questa leggendaria dicitura non trasmette tutta la magia che, per anni, ha reso grande il Cavallino. Solo nel 1984 gli appassionati tornarono a respirare in strada la gloriosa fama con la 288 GTO. La 250 conservava un altro fascino, nonostante l’erede sia uno delle vetture simbolo degli anni ’80. Per progettare la progenitrice di tutte le Ferrari, il Drake optò per il fido ingegnere Giotto Bizzarrini.
Partendo dalla base della 250 GT Berlinetta, a passo corto, si arrivò alla creazione di un mito su quattro ruote. Il motore V12 da 3 litri della 250 Testa Rossa era il top per l’epoca. Con modifiche alla carrozzeria, resa più aerodinamica con una coda tronca e nuove sospensioni, la 250 era diventata una ossessione per il suo fondatore. Nacquero dei contrasti e il progetto fu portato avanti dal giovane Mauro Forghieri e a Sergio Scaglietti. Due nomi che lasciarono un segno indelebile nella storia del marchio modenese.
Una Ferrari 250 GTO all’asta
Per anni nessuno aveva mai osato vendere la supercar preferita di Enzo Ferrari. La vettura aveva affrontato le gare più ostiche al mondo, trovando anche spazio nel garage di facoltosi collezionisti che, ai tempi, ci videro lunghissimo. La versione definitiva esordì alla 12 Ore di Sebring del 1962. L’abitacolo era caratterizzato da sedili racing, rivestiti di blu e giusto lo spazio per una piccola valigia sulla panchetta posteriore. Tutti elementi che l’hanno resa iconica e l’auto più cara al mondo, rischiando anche di far in alcuni casi una brutta fine.
Questo esemplare è stato pagato 48,3 milioni di euro. L’auto ha il telaio 3527GT ed è uno dei 21 esemplari di prima generazione costruiti con guida a sinistra. La vettura fu comprata nel 1962 tramite il concessionario Ferrari belga Garage Francorchamps e per il proprietario fu subito un affare. Da quell’anno fino al 1965 appartenne alla Scuderia Filipinetti. Questa 250 GTO è stata anche sottoposta ad un restauro completo, avendo il chilometraggio accumulato sebbene le parti del motore fossero state rinnovate.
Come sancito su MARCA, Il venditore non ha fornito un contatto affinché i clienti possano contattarlo, ma lo ha piuttosto portato da Tom Hartley. Il prezzo finale potrebbe anche schizzare ad una cifra monstre. Il super specialista britannico di auto di lusso vende anche auto spettacolari.