L’Alfa Romeo sta cambiando pelle e sempre più spesso ci ritroviamo ad elencarvi possibile new-entry in una gamma sempre più simile alla FIAT.
C’era un tempo in cui la casa del Biscione era garanzia di sportività. Ora mettete da parte le emozioni e apritevi ad una nuova concezione di veicoli. Il mercato dell’auto si è, sostanzialmente, omologato. Si fa sempre più fatica a riconoscere una vettura, se non dai loghi storici. Le piattaforme sono le stesse, come del resto anche i materiali e le idee dietro ai progetti.
Le vetture moderne vengono inquadrate sempre più come mezzi per passare dal punto A al punto B. C’è la tendenza a riconoscere l’importanza essenziale dei fatturati, ma non si può dimenticare la natura stessa di un marchio. I puristi lo sanno e per quanto possano essere cool i nuovi SUV, si sente la mancanza di una MiTo o una Giulietta. Vetture compatte che nel passato recente hanno tenuto in piedi la passione di migliaia di automobilisti.
Per non parlare dell’epoca romantica del Duetto e di tutte quelle sportive che hanno fatto sognare gli appassionati. L’Alfa Romeo tra pochissimi anni presenterà un listino, completamente, elettrico. Non ci sarà più spazio ai motori di un tempo a benzina o diesel. Il rombo dei propulsori termici sarà superato da un sibilo asettico. Se questo è il progresso dell’Automotive, ci sarà da essere nostalgici per vetture come la 8C Competizione, potete starne certi. In questo scenario Stellantis vorrà creare un listino parallelo al marchio FIAT con anche auto di diversi segmenti.
Le novità come la Topolino, la 600, l’E-Doblò rappresentano la base della futura gamma. La 500 elettrica, del resto, è diventata l’auto più venduta in Italia. Il concetto di vetture comode, rialzate da terra sta spopolando a prescindere dalle motorizzazioni. La casa torinese proporrà vetture full electric di segmento A e B, ma gli appassionati sognano anche un solido pick-up. La casa italiana potrebbe avere anche un clamoroso successo all’estero dove determinati mezzo vanno per la maggiore.
In America, ad esempio, le auto pratiche per il carico riscuotono un grandissimo successo di vendite. Vengono usate per lavoro e sono ricercatissime anche sul mercato dell’usato. Non caso i brand giapponesi continuano ad investire, in modo massiccio, sui monovolumi. Nei piani del Gruppo Stellantis c’è la volontà di insidiare le super potenze Toyota, Volkswagen e gli alleati Renault-Nissan-Mitsubishi che sono già all’avanguardia in questo segmento.
Per affrontare l’offensiva straniera, il marchio milanese sta pensando di lanciare un monovolume che potrebbe avere le sembianze del render che apprezzerete sul canale YouTube Mahboub 1. Si dovrebbe chiamare Alfa Romeo Autotutto. Sul piano estetico non appare innovativo. L’effetto wow non c’è, ma giudicate voi stessi.
Secondo quanto dichiarato a margine del lancio della rappresentazione grafica, “l’ipotesi di rivedere qualcosa di simile in futuro stuzzica la fantasia di progettisti e appassionati […] Questa creatività digitale ci dà un’idea chiara di cosa potrebbe essere questa vettura“. Arriverà sul mercato in futuro? “La casa del Biscione ha deciso di crearla come altre case automobilistiche come Lexus, Volvo e Mercedes, che hanno deciso di seguire l’esempio“.
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