Si è spesso parlato di un Max Verstappen agevolato nel mondo Red Bull. Ecco chi ha spifferato la verità sul pilota olandese.
Il 3 volte iridato della Red Bull Racing ha dominato in lungo e in largo nelle ultime due stagioni, dopo aver detronizzato Lewis Hamilton nel 2021. Il fenomeno di Hasselt è stato coccolato in passato da ogni singolo elemento in squadra, ma il motivo è scontato ed è legato alle sue qualità. Ha una marcia in più in termini di talento puro e intorno a lui è stata costruita una vettura infallibile.
Questo è il concetto base che aleggia nel Paddock. Ma è, effettivamente, vero che la Red Bull Racing non ha interesse nello sviluppo di una monoposto guidabile anche per una seconda guida? Essere compagni di squadra del figlio d’arte di Jos sta diventando una missione impossibile per chiunque. Se in passato Daniel Ricciardo preferì fare le valigie dopo aver dimostrato il suo valore, discorso diverso avvenne nel caso di Gasly ed Albon.
Quest’ultimo, oggi in forza alla Williams, ha fatto dei netti passi in avanti in termini di performance rispetto a quando era nell’universo Red Bull. E’ un lavoratore e, forse, fu premiato troppo presto con il sedile che era stato di Pierre Gasly per metà stagione. L’inglese di origini thailandese dimostrò di avere qualche carta in più nel suo mazzo rispetto al driver transalpino, ma non riuscì a convincere Helmut Marko ad investire su di lui.
Albon oggi è un pilota di assoluta prospettiva, nonostante abbia trascorso un periodo lontano dal circus della F1, a seguito della decisione dei vertici del drink team austriaco. Il confronto con Verstappen non lo ha retto nemmeno il veterano Sergio Perez. Dopo due buone annate, nel 2023, pur arrivando terzo, è stato umiliato dal numero 1. Max ha dimostrato di poter vincere quando e dove voleva, mettendo a referto 19 trionfi, mentre Perez ha conquistato, nella prima parte di campionato, appena 2 vittorie.
La permanenza del Checo nel box della Red Bull pare avere le ore contate. Il driver di Guadalajara è in scadenza di contratto e, salvo miracoli, non rimarrà al fianco dell’olandese. A quel punto l’indiziato numero 1 al sedile di Perez è Ricciardo che, nel 2023, è tornato in AlphaTauri, al posto di De Vries. Albon, invece, è corteggiato da altre squadre, ma potrebbe continuare a crescere in Williams.
In una intervista riportata su IG alla pagina Caraway_reports gli è stato chiesto delle difficoltà di essere il secondo di Verstappen. Il driver ha smentito, categoricamente, che in RB costruiscano l’auto intorno a lui. O meglio Max è talmente veloce che poi, dopo un approccio iniziale più tranquillo, acquisisce un feeling tale con vetture già veloci da richiedere un anteriore ancor più puntato, portando tutti i teammate a prendere dei rischi enormi per tenere il passo.
Ecco perché Perez, solitamente, parte bene nei primi GP e poi si scioglie come neve in primavera. Di fatto Max alza l’asticella delle sue performance, grazie ad uno stile di guida che non è pareggiabile sull’arco di una intera stagione, secondo Albon, e nemmeno con le medesime caratteristiche di guida. Di fatto il binomio Verstappen – Red Bull Racing sembra inscalfibile. Servirà un miracolo a Leclerc, Sainz e gli altri driver di vertice per lottare per un mondiale nei prossimi anni.
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