Il mondiale di F1 targato 2024 vede la Red Bull partire come favorita, ma la Ferrari vuole dire la sua. Ecco cosa ha detto l’ex.
Siamo entrati nel 2024, con la grande speranza per i fan della Ferrari e della F1 in generale di vedere uno spettacolo del tutto differente da quello dell’anno passato. Infatti, la Red Bull e Max Verstappen hanno corso in totale solitudine, senza dare alcuna speranza alla concorrenza, con un gap tecnico che sembra essersi ampliato rispetto al passato.
Inoltre, secondo le indiscrezioni, la RB20 del 2024 potrebbe essere ancor più perfetta rispetto alla progenitrice iridata, voce che non può non preoccupare la concorrenza. Dal punto di vista della Ferrari, ci sarà tanto lavoro da fare per tornare a competere, e lo scenario più realistico è quello di provare a fare una stagione simile al 2015, crescendo sul fronte delle performance e vincendo qualche gara.
Il mondiale, almeno di qualche clamoroso flop nello sviluppo della nuova Red Bull, pare davvero essere impossibile, soprattutto in una F1 come quella odierna, nella quale è difficile chiudere il gap senza test in pista. La McLaren ha fatto vedere che si può recuperare con il duro lavoro, ma va anche detto che quei pochi decimi da recuperare sulla Red Bull saranno i più complessi.
F1, adesso a parlare ci pensa Jean Todt
La F1 di oggi regala ben poche sorprese rispetto al passato, quando le cose potevano cambiare di anno in anno. Un esempio che riguarda la Ferrari è legato alla stagione 2005, quando MichaeL Schumacher, da 7 volte campione del mondo e proveniente da un’annata dominante, fu costretto a fare da spettatore. La Renault e la McLaren, grazie alle regole che impedivano la sostituzione degli pneumatici, salirono in cattedra, costringendo il Cavallino a faticare con le Bridgestone, molto meno efficienti nei lunghi stint rispetto alle Michelin.
In seguito, i cambi gomme in gara furono ripristinati, con la Ferrari che infatti tornò a competere nel 2006. Di quella situazione, in un’intervista concessa a “La Stampa“, ha parlato l’ex team principal Jean Todt, che a Maranello ha vinto di tutto e di più. Il francese, poi presidente della FIA, crede che anche nel 2024 si potrà assistere ad un rimescolamento delle carte in tavola.
Ecco le sue parole: “Se ci sono affinità tra la situazione attuale della Red Bull e la nostra Ferrari? Credo di sì, la Red Bull ha costruito una squadra vincente con un pilota eccezionale, molto professionale ed intelligente in gara, un talento incredibile. Tuttavia, bisogna ricordare cosa accadde alla Ferrari nel 2005, la stessa squadra con gli stessi piloti non fu competitiva. All’epoca c’era Schumacher, con le stesse persone dell’anno prima, eppure facemmo tanta fatica“.
Todt ha poi aggiunto: “Nel 2006 eravamo tornati molto forti, ma perdemmo quel campionato a causa di alcuni problemi di affidabilità. Michael annunciò il suo primo addio alla F1, poi tornò in Mercedes nel 2010. Nel frattempo, noi vincemmo il campionato con Raikkonen nel 2007, perdendo poi negli ultimi metri nel 2008 con Massa, ma comunque ce la giocammo fino alla fine portando a casa il titolo costruttori“.