La Ferrari ogni 10 anni presenta della novità sensazionali in termini di hypercar. Ora date una occhiata ad un progetto sensazionale che riguarda la F40.
La casa modenese è da sempre il punto di riferimento assoluto in termini di novità spaziali. La possibilità di poter attingere dal mondo del Motorsport più estremo ha reso fattibile l’elaborazione di vetture come la F40, la F50, la Enzo, La FXXK. Quest’ultima è stata lanciata nel 2014 e aveva raggiunto delle prestazioni impensabili per quei tempi, anche perché il V12 termico denominato F140 DA, aveva l’ausilio del Kers.
Il conto totale dei cavalli raggiungeva i 1.050 ed oltre 900 nm di coppia, per una vettura non omologata per l’uso stradale si trattava, comunque, di un record, a caro prezzo. Dieci anni dopo la casa modenese tornerà a stupire gli appassionati. La colonna portante di tutti i progetti più cattivi in assoluto è la mitica F40. Erede della 288 GTO Evoluzione, fu prodotta dal 1987 al 1998.
La F50 fu altrettanto un’auto spettacolare ma meno iconica. Lo stile squadrato, realizzato dallo studio Pininfarina da Aldo Brovarone e Leonardo Fioravanti sotto la guida di Nicola Materazzi, è risultato col tempo imbattibile. La F40 nacque dal desiderio espresso da Enzo Ferrari di celebrare i 40 anni di attività sportiva della casa modenese.
Il 21 luglio 1987 l’auto fu presentata, in anteprima alla stampa, presso il centro civico di Maranello. La critica internazionale rimase a bocca aperta per il progetto. Tutti potettero ammirarla, durante il salone dell’automobile di Francoforte, quando la F40 fu esposta nello stand del Cavallino. La vettura era futuristica.
La nuova Ferrari F40
Aveva soluzioni avveniristiche e un magnifico motore V8 3.0 L. Presentava un passo di 2.450 mm, una carreggiata anteriore di 1.594 mm e una posteriore di 1.606 mm. Pesava appena 1.155 kg. Con i suoi 324 km/h dichiarati divenne la vettura più veloce al mondo. Il record di top speed resistette finché non fu lanciata la Bugatti EB 110.
E’ rimasta nella storia anche perché la F40 è stata l’ultima Ferrari equipaggiata da motore turbocompresso ed elaborata sotto la supervisione del Drake. Il motore sovralimentato con due turbocompressori IHI, distribuzione a doppio albero a camme in testa per bancata, quattro valvole per cilindro con due iniettori per cilindro era spaventoso. Scattava da 0 a 100 km/h in soli 4,10 secondi. Lo 0 a 200 km/h si copriva in 11,30 secondi.
L’erede si chiama Effequaranta, tutto per esteso. Nella officina Angelelli Automobili è nata una stella. La base di partenza è quella della SF90 Stradale, come noterete nel video in alto. Il telaio, in base alla scheda tecnica, è elaborato in fibra di carbonio/titanio-alluminio stampato in 3D, con un sistema di sospensioni pneumatiche attive, mentre i freni sono in carboceramica, come quelli della SF90.
Il motore ibrido tocca i 1.000 CV di potenza bruta, con uno scatto da 0 a 100 km/h che viene coperto in meno di 2.1 secondi, e con una top speed di 360 km/h. Si tratta di un bolide che ingolosirebbe anche Enzo Ferrari. Andare a proporre una nuova interpretazione della F40 è un rischio sempre enorme, ma in questo caso ci sentiamo di affermare che non si tratta di un sacrilegio. Vedere per credere.