In F1 gli scandali sono all’ordine della stagione. Quasi ogni anno succedono eventi che portano i protagonisti a scontrarsi anche fuori dalla pista.
La categoria regina del Motorsport, da sempre, è caratterizzata da battaglie legali. Alcune vittorie si sono decise anche a tavolino nella stanza dei bottoni. La FIA, da quando ha detto addio a Jean Todt, si è ritrovata a gestire situazioni molto intricate. Gli organizzatori, puntando ad uno show, non hanno fatto altro che aggiungere pepe ad una situazione delicatissima.
Riavvolgendo il nastro al campionato 2021, occorre ricordare come Verstappen ed Hamilton furono due rivali di altissimo profilo. Si sfidarono senza esclusioni di colpi, con tantissime polemiche nate dagli scontri di Silverstone e Monza. Alla fine, proprio all’ultimo giro dell’ultimo Gran Premio, l’olandese sfilò all’anglocaraibico un ottavo titolo che sentiva già cucito sulla sua pelle. Una occasione che, probabilmente, non gli si ripresenterà più.
Lewis, infatti, è crollato in una crisi clamorosa, così come la Mercedes. Il #44, dopo 103 successi, non ha più vinto una gara dal 2021, mentre Max è rimasto al vertice della piramide nelle ultime due annate. A fare la differenza sono stati anche i motori della Honda. La casa di Tokyo, infatti, è tornata in auge dopo la parentesi negativa vissuta a Woking con il team McLaren. I giapponesi si sono riprese belle rivincite, ottenendo dei trionfi record.
Nel 2023 la Red Bull Racing si è aggiudicata 22 tappe su 23. Un primato che resisterà per tantissimo tempo. Nel campionato 2021, invece, il testa a testa tra la RB motorizzata Honda e la Mercedes era equilibrato. I due alfieri di punta si spartirono le vittorie, sino al decisivo ultimo atto a cui arrivarono a parità di punti. L’affidabilità delle P.U. nipponiche fece una clamorosa differenza.
F1, scoppia il caos
Max vinse il suo primo mondiale F1 in carriera, anche grazie ad una tattica conservativa. Arran Francis attraverso il suo canale YouTube, dichiarò che Derek Warwick, ex pilota britannico e steward per la Federazione dal 2010, aveva legati ultratrentennali con la Honda. Sapete dove era Warwick quella domenica decisiva del Mondiale 2021? Era nel collegio dei commissari che operarono ad Abu Dhabi, nelle decisive ultime fasi che decisero la contesa con lo sdoppiamento (voluto da Masi) delle sole vetture che separavano Hamilton e Verstappen.
Max, con gomme rosse nuove, fece un sol boccone del rivale all’ultimo giro. Business F1 Magazine ha raccontato che Derek Warwick, dopo l’esperienza nella massima categoria del Motorsport, scelse di aprire una concessionaria Honda nell’isola di Jersey, ricavandone un grande business dal 1989 in avanti. Si tratta di un Paradiso fiscale. Warwick ha poi ricominciato ad avere un ruolo in F1, ricoprendo dal 2010 il lavoro di steward ai GP.
Si riteneva che l’uomo avesse ceduto le sue attività legata alla casa di Tokyo, ma non sarebbe così. Continuerebbe, secondo la testata che ha anche sgamato il conflitto d’interesse della famiglia Wolff, ad avere le mani in pasta con la Honda. Questo porterebbe a pensare che potrebbe anche avere avuto un interesse nella ultima e contestatissima decisione dell’ex direttore di gara australiano, Michael Masi. Il 70enne ex pilota inglese ha avuto un ruolo decisionale anche nel 2023 in molte tappe del campionato.