In casa Ferrari ci sono state molte partenze nell’ultimo periodo, ma quella di cui vi parleremo a breve non può che far sorridere i fan.
Si avvicina il via del mondiale di F1 targato 2024, quello che dovrà condurre la Ferrari al riscatto dopo l’ennesima annata deludente. Il progetto 676 che sta crescendo a Maranello sembra dare dei segnali positivi, con alcune indiscrezioni, sorte nelle ultime ore, che parlano di un passo in avanti di circa 7 decimi rispetto alla SF-23 di fine stagioni. Tuttavia, se c’è qualcosa che gli ultimi 15 anni di F1 hanno insegnato ai tifosi della Rossa è quanto l’ottimismo sia da maneggiare con cura, visto che è sempre la pista il giudice supremo.
Le ultime annate sono state tra le più deludenti della storia, ed ora c’è bisogno di una netta sterzata. La Ferrari del 2024 sarà la prima, vera auto della gestione di Frederic Vasseur, un taglio netto con la fallimentare epoca di Mattia Binotto. A tal proposito, un altro ramo secco è stato del tutto tagliato, per una notizia che gli appassionati del Cavallino aspettavano da tanto tempo.
Ferrari, Inaki Rueda non lavorerà più in F1
Quasi 12 mesi fa, la nuova Ferrari diretta da Frederic Vasseur aveva comunicato che il responsabile delle strategie, ovvero Inaki Rueda, non avrebbe più seguito la squadra in pista, ma che avrebbe proseguito con un ruolo ridimensionato presso il remote garage di Maranello. Il suo posto è stato preso dall’indiano Ravin Jain, ma non è che la situazione sia migliorata poi così tanto, almeno stando a vedere ciò che è accaduto nel 2023.
Secondo quanto emerge, tuttavia, Rueda ora resterà in Ferrari, ma non lavorerà più con la squadra impegnata in F1. Ciò fa capire quanto Vasseur voglia tagliare i ponti con i membri della vecchia gestione di Mattia Binotto, dopo gli addii di Laurent Mekies, che dopo aver ricoperto il ruolo di direttore sportivo in Rosso sarà il nuovo team principal dell’AlphaTauri, e di David Sanchez, ingegnere passato alla McLaren.
Alcuni dei tecnici arrivati dalla concorrenza potranno essere operativi solo in futuro, a seguito del periodo di gardening da rispettare, come Loic Serra che proviene dalla Mercedes. Va comunque specifico che Vasseur sta plasmando la sua squadra con la quale si punterà a vincere nei prossimi anni, ma è chiaro che ci vorrà del tempo prima di poter competere alla pari con la Red Bull.
Per il momento, quella che continua a mancare è la figura di un direttore tecnico, con quello del team di Milton Keynes, ovvero Pierre Waché, che pare aver detto di no al Cavallino nel corso dell’estate dell’anno passato. Il mito della Rossa non basta più per convincere i migliori tecnici del mondo, visto che per tornare al top serve un progetto vincente e delle certezze che Maranello, allo stato attuale delle cose, non può fornire. Di certo, l’addio definitivo di Rueda è una buona notizia, visto che troppa gente priva di competenze, per anni, ha occupato immeritatamente dei posti al muretto box.