La Toyota è un marchio giapponese, paese che è stato colpito in questi giorni da un forte terremoto. Ecco quali sono le conseguenze.
Il 2024 non è di certo iniziato nel migliore dei modi per il marchio Toyota, ma soprattutto per il Giappone. Infatti, il primo di gennaio un terribile terremoto ha colpito la penisola di Noto, con una magnitudo richter di 7.6 gradi. Visti quelli che erano stati i vari terremoti del passato, non si tratta di una scossa così devastante, ma che comunque ha provocato distruzione, con un numero di morti accertati che, per il momento, è salito a quota 110, con 516 feriti ed ancora 222 dispersi.
Il sisma ha creato tantissimi disagi, e poche ore dopo si è rischiata anche la tragedia all’aeroporto di Tokyo Haneda, dove un aereo della Japan Airlines ha preso fuoco a seguito di una collisione con un altro velivolo della Guardia Costiera, che stava portando aiuti proprio per le zone colpite dal terremoto. I 5 occupanti di questo velivolo sono tutti morti, mentre quelli dell’aereo della compagnia nipponica sono riusciti a salvarsi.
Di certo, il nuovo anno sarebbe potuto partire in maniera migliore, ma il Giappone è un paese forte che saprà sicuramente rialzarsi dopo questa sciagura. Come detto in apertura, anche per la Toyota le cose non stanno andando per il meglio, e tra le cause c’è proprio il terremoto, che ora rischia di provocare tanti altri problemi. Andiamo a vedere cosa è accaduto.
Il presidente della Toyota, vale a dire Koji Sato, ha annunciato che il terremoto potrebbe ritardare l’avvio della produzione in diversi stabilimenti. Infatti, il sisma ha causato lo stop delle forniture da parte di alcune aziende, che collaborano con la casa giapponese e che per essa producono vari elementi. Sato ha affermato: “Prenderemo una decisione che possa essere definitiva questa domenica, dopo aver valutato tutte quelle che sono le scorte disponibili“. Inoltre, il presidente ha fatto sapere che l’area più colpita dal terremoto, ovvero quella della prefettura di Ishikawa, ospita ben 10 concessionarie, che al momento non sono più in grado di restare attive a causa dei danni subiti.
Tuttavia, Sato ha anche detto che la Toyota proseguirà il proprio impegno inviando beni di prima necessità ed assistenza per le popolazioni colpite, tra i quali anche dei fuoristrada specializzati, molto utili per l’assistenza sul fronte logistico. Dunque, la casa giapponese non si tira indietro, con Sato che ha anche deciso di scusarsi per quello che riguarda lo scandalo sulle emissioni che ha colpito la Daihatsu, vale a dire l’azienda controllata dal colosso del Sol Levante.
Sato ha fatto sapere: “Ero in una posizione che mi consentiva di essere al corrente di ciò che stava succedendo, ma non sono stato in grado di valutare esattamente la portata della vicenda“. Un’ammissione importante quella del presidente, che si è preso le proprie responsabilità. Nel frattempo, gli aiuti per le zone terremotate proseguono, e presto la produzione potrebbe essere bloccata o fortemente limitata a seguito di quanto accaduto.
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