La Red Bull sta preparando la RB20, che può avere tutte le carte in regola per diventare l’auto perfetta. Ecco uno dei suoi segreti.
Il 2024 è un anno che, per quanto riguarda la F1, rischia di essere già scritto ancor prima di andare in pista. La Red Bull parte da una situazione di vantaggio tecnico enorme, con la RB19 che è stata in grado di vincere la bellezza di 21 gare su 22 disputate. La prova di forza di Max Verstappen è stata imbarazzante, e basta pensare che dalla gara di Miami in poi disputata ai primi di maggio, l’olandese le ha vinte tutte, tranne la tappa di Singapore, dove si è imposta la Ferrari di Carlos Sainz.
Tuttavia, in Red Bull non c’è ancora piena soddisfazione, con Verstappen che ha identificato nelle performance nelle curve lente il punto debole della vettura. L’obiettivo, sulla RB20, deve essere quello di migliorare proprio nella percorrenza dei tratti più lenti, così come sui cordoli e sulle sconnessioni dei tracciati cittadini. Il target deve essere quello di fare progressi su questo fronte, senza però sacrificare il comportamento sulle curve di media ed alta velocità, oltre che l’efficienza che fa la differenza sui rettilinei. Per farlo, occorre realizzare la macchina perfetta, e le ultime indiscrezioni fanno pensare che il capolavoro di Adrian Newey possa esserlo.
Uno degli argomenti più caldi che hanno circondato il mondo della F1 nel periodo natalizio è stato il famoso crash test fallito dalla Red Bull, che è stato svolto a Cranfield. La scocca della RB20, nella parte anteriore, non ha resistito all’impatto, non ottenendo così il bollino FIA per l’approvazione del telaio. Il test verrà ripetuto nei prossimi giorni, con un’ulteriore lastra in carbonio che verrà posizionata per rinforzare quella parte.
Al contrario di quanto si potesse pensare, il fatto di aver fallito il crash test non può far sorridere più di tanto gli avversari, soprattutto considerando quelle che sono le voci degli ultimi giorni. Infatti, pare che sulla RB20 Adrian Newey sia stato molto aggressivo proprio nella parte anteriore, cosa che ci fa pensare alla possibilità di vedere un muso più stretto o scavato, anche se ciò non è confermato.
Intervistato ai microfoni di “The-Race.com“, il geniale ingegnere britannico ha detto la sua: “Siamo intervenuti sul telaio che aveva già una forma a V, ma abbiamo deciso di essere particolarmente aggressivi nella zona del muso. Approfondendo la conoscenza delle vetture il carico aerodinamico è aumentato e questo ha richiesto una maggiore gestione dell’ala anteriore“.
A proposito del crash test fallito, il super-consulente della Red Bull, ovvero il buon Helmut Marko, ci aveva subito tenuto a mandare una frecciata ai rivali, a cominciare dalla Ferrari, la quale ha passato al primo colpo il crash test nel CSI di Bollate: “Il problema sarebbe stato superare il crash test subito, al primo tentativo, perché in quel caso ci avrebbe detto che non avremmo lavorato al meglio“.
Come al solito, l’ex pilota austriaco, che avrebbe rinnovato il proprio contratto con il team di Milton Keynes sino a fine 2026, non era andato tanto per il sottile, volendo subito mettere in guardia la concorrenza e spostando la pressione sui rivali. La RB20 rischia di essere un’auto devastante, con il telaio che verrà snellito ancor di più, con il muso che sarà, di conseguenza, più stretto. La rastremazione di questa zona può fare la differenza nel tentativo di generare migliori vortici di aria da indirizzare nella zona dello svaso sotto le pance laterali. Se il progetto dovesse riuscire, per gli avversari il 2024 diventerebbe un incubo.
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