La F1 si sta spingendo sempre più in angoli sperduti del globo per aumentare l’audience. Ecco come costruiscono nuovi tracciati in poco tempo.
Il calendario 2024 della Formula 1 prevederà ben 30 gare, di cui 24 Gran Premi e 6 Sprint Race. Si tratta di uno spettacolo sempre più globale che ha cominciato a coinvolgere anche le nuove generazioni, anche grazie all’apporto mediatico della Serie TV Drive to Survive su Netflix e ai canali social. I piloti sono diventati dei veri divi, seguiti anche per vicende extra pista.
Tutto questo show intorno ai protagonisti ha fatto storcere il naso ai puristi. Gli appassionati storici non hanno mai apprezzato troppo le soluzioni ideate dalla nuova proprietà americana. Liberty Media ha scelto un nuovo approccio, facendo esplodere il business ma mettendo da parte una vecchia fan base. Sono state, ad esempio, introdotte le Sprint Race per raddoppiare lo spettacolo in pista.
In realtà le gare brevi hanno portato ad anticipare lo spettacolo della domenica, levando anche un po’ di gusto. L’ex boss Bernie Ecclestone, nonostante altre strambe soluzioni, aveva sempre rispettato la tradizione anche dei circuiti. Lo scenario attuale, invece, predilige sempre meno il Vecchio Continente. Il calendario si sta spingendo lontano dall’Europea, principalmente, per ragioni economiche.
La massima categoria del Motorsport è nata su circuiti iconici come Silverstone, Monza, Monaco e Spa Francorchamps. Questi tracciati oggi sono minacciati dell’avanzare della cultura dei big money orientata verso Jeddah, Losail, Abu Dhabi ed enormi parcheggioni negli Stati Uniti. Nella scorsa stagione si sono corse 3 tappe in USA, ed un solo round su un tracciato nato per ospitare realmente dei bolidi di F1.
Per mero business gli organizzatori hanno optato per la creazione di un cittadino a Miami e Las Vegas, sebbene vi fossero catini come Indianapolis e altri storici tracciati sul suolo americano. Di questo passo c’è da fare una valutazione sui costi di realizzazione di un tracciato ex novo. Naturalmente un cittadino viene a costare molto meno rispetto ad un circuito elaborato da zero.
I circuiti di F1 costano svariati miliardi di dollari partendo dalla progettazione alla realizzazione. Il costo medio di costruzione di un circuito moderno è di circa 270 milioni di dollari, ed il costo operativo annuale di un tracciato idoneo ad ospitare la Formula 1 è mediamente 18.5 milioni di dollari, come riportato su tuttosuimotori.it. Alcuni dei fattori che influenzano i costi sono le dimensioni della pista, i materiali utilizzati per la costruzione, la localizzazione e le condizioni del terreno. Vanno rispettati rigorosi requisiti di sicurezza e regolamentari.
Il Circuit of the Americas in Texas, che ha avuto un costo stimato di circa $450 milioni, mentre Abu Dhabi ha superato il miliardo. La ristrutturazione del Circuit de Spa-Francorchamps in Belgio è costata circa $80 milioni. Sono cifre molto elevate perché le tecnologie odierne impongono il massimo standard. Niente è lasciato al caso. I problemi dei tracciati italiani sta anche nel fatto di essere vetusti anche sul piano delle tribune, pur chiedendo soldi impressionanti nel weekend del GP di F1.
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