La Ferrari si prepara ad una stagione in cui è costretta a reagire, altrimenti arriverà un record negativo. Perché il 2024 è fondamentale.
Il 13 di febbraio prossimo sarà il giorno della verità per i fan di casa Ferrari, che potranno finalmente scoprire le forme della nuova monoposto. Il progetto 676 è quasi pronto ed è in fase di assemblaggio, con gli uomini di Maranello che stanno iniziando anche a programmare la trasferta del Bahrain. Il prossimo 21 di febbraio scatterà la tre giorni di test invernali, mentre sabato 2 di marzo si correrà la prima tappa stagionale, ovviamente sul tracciato di Sakhir. Da queste parti, la Rossa ha vinto tante volte, l’ultima delle quali due anni fa con Charles Leclerc, in quella che fu la più grande illusione degli ultimi anni.
La Red Bull e Max Verstappen hanno poi preso il volo, creando un gap tecnico imbarazzante con la concorrenza. La Ferrari, così come tutti gli altri, sono chiamati ad un’impresa per chiudere il gap, ed è così che si è dovuto pensare ad un progetto del tutto nuovo. Stando alle indiscrezioni, la 676 somiglierà molto alla RB19 nella parte anteriore, soprattutto nel disegno dell’ala. Vedremo se sarà sufficiente o meno per giocarsela.
Ferrari, ecco qual è il record negativo che fa paura
Il 2024 ci indica che dall’ultimo titolo mondiale vinto dalla Ferrari sono passati ben 16 anni, da quel 2008 in cui Felipe Massa e Kimi Raikkonen regalarono l’alloro iridato tra i costruttori al Cavallino. Il mondiale piloti risale invece al 2007, quando Iceman beffò le McLaren di Lewis Hamilton e Fernando Alonso in quel di Interlagos. 12 mesi più tardi, sempre al GP del Brasile, l’idolo locale Massa venne battuto dallo stesso Hamilton per appena un punto, in quel clamoroso finale che è ancora negli occhi di tutti.
Fatto sta che il mondiale costruttori venne comunque vinto dalla Rossa, che poi non ha più mosso le sue statistiche in tal senso. Proprio per questo, se nel 2024 non si tornerà a trionfare in questa classifica, la Ferrari segnerà il suo nuovo record negativo per anni trascorsi dall’ultimo costruttori conquistato. Infatti, con il 2023 è stato eguagliato il vecchio primato di 15 anni, ovvero quelli trascorsi tra il 1983 ed il 1998.
Quello tra gli anni Ottanta e Novanta era stato un periodo durissimo per il Cavallino, che non riusciva a vincere e che uscì nettamente sconfitta dal confronto con i colossi inglese, Williams e McLaren su tutti, ma anche Benetton e Brabham. Tuttavia, il 1999 fu l’anno del riscatto, con Michael Schumacher, Eddie Irvine e Mika Salo che regalarono la coppa a squadre al Cavallino. Il tedesco fu costretto a saltare diverse gare a causa dell’infortunio di Silverstone, ed a contendere il mondiale a Mika Hakkinen ci pensò Eddie, che ne uscì sconfitto all’ultima gara in Giappone per solo un paio di punti.
Quella stagione fu comunque utile per la Rossa, che tornò a vincere il costruttori dopo un’agonia durata 16 anni. Il 2024 sarà l’ultima occasione per la Scuderia modenese, che altrimenti segnerà un nuovo record negativo. Nel corso di questi anni, come ben sappiamo, ne sono stati messi a referto sin troppi, e sarebbe ora che a Maranello riuscissero a realizzare un progetto vincente.
Vista la situazione tecnica attuale, è da ingenui pensare che il titolo mondiale possa essere realistico nel 2024, con Leo Turrini che ha parlato di un target di 5 vittorie in stagione. Consierando come sono andate le cose nel campionato che si è concluso da quasi due mesi, ci si può aspettare poco di meglio, a meno che la nuova Rossa non sia un vero e proprio gioiello. Tra poco più di un mese avremo la risposta ai nostri interrogativi.