Marco Simoncelli e Valentino Rossi erano grandi amici, ed ora suo papà Paolo ha parlato di quello che sarebbe potuto essere la sua carriera.
La MotoGP si prepara a dare il via alla stagione 2024, nella quale Pecco Bagnaia dovrà difendere i due titoli mondiali vinti nell’ultimo biennio. Una delle squadre da tenere maggiormente d’occhio sarà quella del Gresini Racing, sulla quale correranno Marc ed Alex Marquez. Al giorno d’oggi, il team gestito da Nadia Padovani gareggia con le Ducati, ma qualche anno fa era la Honda la moto utilizzata, ed è quella sulla quale correva Marco Simoncelli. Ormai sono passati oltre 12 anni da quel terribile 23 di ottobre del 2011, quando scomparve sulla pista di Sepang, al Gran Premio della Malesia, dopo una terribile caduta avvenuta durante la gara.
Tutti, ancora oggi, abbiamo nei nostri occhi quelle immagini, la caduta ed il contatto con Valentino Rossi e Colin Edwards, che non poterono far nulla per evitare di centrare in pieno la Honda del “Sic”. Lo schianto fu infernale, con il corpo del povero Simoncelli che rimase a terra esanime, senza neanche più il casco in testa. Nelle nostre menti c’è anche l’immagine di papà Paolo, che arrivò nel punto dell’incidente con il motorino, aiutando i soccorsi, ma sapendo, in cuor suo, che ormai non c’era più niente da fare.
Simoncelli, ecco cosa ha detto papà Paolo
In un’intervista concessa a “MowMag.com“, Paolo Simoncelli ha parlato di suo figlio Marco e di come sarebbe stato oggi, operando anche un confronto con Valentino Rossi. I due, come ben sappiamo, erano grandissimi amici, e secondo il padre del “Sic” suo figlio avrebbe potuto correre ancora più a lungo rispetto al pilota di Tavullia, che si è ritirato ormai da oltre due anni.
Ecco le sue parole: “A volte immagino Marco come un uomo più anziano, come un pilota più maturo. Ovviamente, non posso sapere come sarebbe stato, era così e probabilmente sarebbe stato bambino per sempre. Oggi avrebbe avuto 37 anni, e non so se Marco avrebbe deciso di ritirarsi a questo punto, lui aveva sempre in mente le corse motociclistiche. Forse sarebbe andato molto più in là rispetto a Valentino Rossi, avremmo dovuto prenderlo a calci in culo per farlo scendere. Con tutti i capelli bianchi, a 50 anni, avrebbe voluto correre ancora“.
Simoncelli aveva una passione smisurata per le due ruote, come conferma anche Paolo: “Marco non ha mai desiderato altro, è un qualcosa che tutti sanno. Voleva solo correre in moto, era molto piccolo quando disse che un giorno sarebbe diventato campione del mondo. Vedo che tutti i piloti di oggi hanno un qualcosa di Marco, anche se ognuno di loro è unico ed è difficile fare paragoni. Che sia un modo di guidare o una caratteristica fisica, anche nel trattare con stampa e tifosi. Non se la parole eredità sia quella giusta. Vedo Marco in tutti i piloti, in quegli sguardi che hanno dietro le loro visiere che sono impossibili da descrivere“.