Lewis Hamilton e Michael Schumacher sono i più vincenti della storia della F1, ed ora è arrivato un nuovo paragone tra i due.
Il mondiale di F1 si avvicina al via della stagione 2024, quella in cui tutti daranno la caccia a Max Verstappen ed alla Red Bull. L’olandese sta facendo quello che in passato era capitato a Lewis Hamilton ed a Michael Schumacher, ovvero dominare la scena senza dare scampo alla concorrenza. Al momento, ci preme sottolineare una differenza tra il britannico ed il tedesco, che spesso vengono paragonati per cercare di capire chi è il più forte, dal momento che sono i più titolati in assoluto con 7 mondiali piloti a testa.
Hamilton, nel 2013, accettò la scommessa di passare alla Mercedes come fece Schumacher nel 1996, ma tra i due ci furono grosse differenze. Sir Lewis non aveva nulla da perdere, visto che non vinceva nulla da 4 anni, mentre Schumacher era campione in carica, e fu pronto a dire addio ad un progetto che stava dominando la scena come quello della Benetton pur di far grande il Cavallino, che da troppi anni attendeva la sua riscossa.
Inoltre, Hamilton ebbe quasi subito a disposizione un siluro, con il quale disintegrò i rivali, mentre Schumacher imparò a soffrire con la Ferrari, perdendo diversi titoli all’ultima gara, prima di dare vita ad una delle epopee più devastanti della storia della F1. Per il resto, i due sono accumunati da un talento impressionante e da una fame di vittorie che oggi rivediamo in Verstappen, ma stabilire chi fosse il più forte è davvero complicato.
F1, Vowles si esprime su Schumacher ed Hamilton
In un’intervista riportata da “Speedweek.com“, l’attuale team principal della Williams James Vowles ha paragonato Lewis Hamilton e Michael Schumacher, con i quali ha lavorato ai tempi della Mercedes. Dal suo punto di vista, quanto a talento naturale nessuno è in grado di essere superiore al nativo di Stevenage, compreso il Kaiser di Kerpen.
Ecco le sue parole: “Sin dal momento in cui Hamilton era arrivato alla Mercedes, mi accorsi che aveva più talento naturale di tutti coloro con i quali avevo lavorato, Schumacher compreso. Inizialmente, non riuscivamo a vincere i mondiali, ma Lewis ha imparato in poco tempo, non si diventa campioni del mondo con l’atteggiamento che mira a vincere ogni gara a tutti i costi. Devi saper accettare che anche il secondo o il terzo posto ti aiuteranno a vincere il titolo“.
Vowles ha poi aggiunto: “La F1 è unica nel mondo sportivo, i piloti sono tutti lupi solitari, ed il primo compito è sempre quello di battere il tuo compagno di squadra. Se non riesci a farlo, allora c’è un problema. Questo è però anche uno sport di squadra, la chiave del successo è dare il massimo nel team, portare tutti i suoi membri ad esprimersi al meglio. Lewis è un perfetto team player, sa come costruire un team forte e far lavorate tutti al top, questo è ancor più importante dell’inseguire una singola vittoria.