La Ducati è la grande favorita anche per la stagione di MotoGP targata 2024, nella quale ci sarà grande bagarre. Ecco il guaio da risolvere.
Siamo a poco più di un mese dal via della stagione di MotoGP targata 2024, ma ben sappiamo che manca molto meno alla partenza dei test, che scatteranno in Malesia la prossima settimana. L’obiettivo dei rivali è quello di avvicinare una Ducati devastante, che nel 2023 è stata in grado di vincere 17 gare su 20, lasciandone un paio all’Aprilia ed una alla Honda, mentre Yamaha e KTM sono rimaste, invece, a secco.
La Desmosedici GP24 che è stata da poco svelata, a detta dei tecnici, ed anche del grande boss Luigi Dall’Igna, avrebbe fatto uno step notevole a livello di potenza del motore, il che potrebbe essere la mazzata finale per una concorrenza che appare già alle corde. Inoltre, il livello dei piloti si è ulteriormente alzato, dal momento che nel Gresini Racing farà il proprio debutto Marc Marquez, ancora il punto di riferimento assoluto a livello di talento puro.
La Ducati sta lavorando sodo per garantire a tutti i piloti di avere tra le mani un mezzo tecnico di alto livello, ricordando che Honda e Yamaha avranno dalla loro alcune concessioni, con l’obiettivo di poter tornare a competere nei posti più alti della classifica. Nel frattempo, uno dei volti più importanti della divisione sportiva della casa di Borgo Panigale ha posto l’accento su un aspetto molto importante, che potrebbe essere penalizzante in chiave futura.
Davide Barana è il direttore tecnico di casa Ducati, ed ha concesso un’intervista al podcast “Paddock Pass Podcast“. Il discorso ha toccato un argomento molto interessante, vale a dire quello dei tecnici che lasciano la squadra per andare alla concorrenza, portando con loro tanti segreti. L’ultimo a farlo è stato Max Bartolini, e Barana è moderatamente preoccupato da questi trasferimenti.
Ecco le sue parole: “La Yamaha ha preso Max Bartolini che viene dalla nostra squadra e che senza dubbio li aiuterà a fare un grande passo in avanti. Ovviamente, perdere del personale può essere un problema, perché le persone che se ne vanno sono a conoscenza dei nostri segreti, hanno fatto parte della Ducati per tanti anni e sanno molto bene come abbiamo lavorato. Inoltre, sanno perché abbiamo fatto determinate scelte ed applicato un certo tipo di soluzioni, anche ai nostri problemi“.
Barana ha poi aggiunto: “Questo però è parte del gioco, è normale che quando si diventa competitivi, gli avversari cercano di prendere i tuoi uomini di punta. Se possiamo, cerchiamo sempre di trattenere le persone, a volte ci riusciamo ma a volte no. Comunque, anche noi abbiamo tanti ragazzi che stanno crescendo bene, anche se quando perdi un bravo ingegnere è sempre un grande peccato. Però può diventare una bella opportunità per delle persone che stanno crescendo all’interno della nostra azienda, e siamo certi che presto potranno raggiungere un certo livello. Possiamo dare loro maggiori responsabilità, ed inoltre, sono giovani e più freschi, e possono dare maggiori idee“.
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