C’è un nuovo volto, nel 2024, in Superbike. Il bicampione del mondo, Alvaro Bautista, complice anche il nuovo regolamento tecnico, potrebbe essere minacciato da un talento nostrano.
La Superbike a differenza della MotoGP si sta evolvendo per garantire uno spettacolo più equilibrato. Da un certo punto di vista Alvaro Bautista si sente ostaggio della sua superiorità tecnica in sella alla Ducati, manifestata nelle ultime due stagioni. I vertici della Superbike hanno deciso di zavorrare lo spagnolo che ha fatto incetta di record impressionanti.
La Panigale si è dimostrata essere la miglior modo del lotto, piegando la resistenza di un grande Toprak Razgatlioglu in Yamaha e Jonathan Rea Kawasaki nel 2023. Ora le carte si sono molto mescolate con l’arrivo di Bassani al posto del pluripremiato campione irlandese sulla verdona ed il passaggio clamoroso del turco in BMW. Al contrario Rea ha deciso di lanciarsi sulla R1 con l’obiettivo di non far rimpiangere il suo predecessore.
A fari spenti il pilota più avvantaggiato da tutte le dinamiche che si sono venute a creare negli ultimi tempi è il campione della Supersport Nicolò Bulega. L’italiano ha dominato nella categoria inferiore delle moto derivate di serie, riportando in auge il marchio di Borgo Panigale dopo anni di sofferenza. L’ex pilota dell’Academy di Valentino Rossi si era un po’ perso nel suo cammino nel Motomondiale, ma ha ritrovato il sorriso proprio in sella ad una Panigale.
Il suo obiettivo sarà quello di mettere le ruote davanti al bicampione del mondo Alvaro Bautista e l’impresa non sembra affatto impossibile. Bulega si è fatto preferire a Rinaldi, incapace di essere costante nella scorsa stagione, e anche al promettente Axel Bassani che, sulla moto satellite emiliana, aveva dimostrato di avere delle grandi potenzialità.
Ducati, un asso chiamato Bulega
Il romagnolo è figlio di Davide Bulega, pilota professionista che prese parte alla classe 250 ad inizi anni ’90. Nicolò ha iniziato sulle mini moto nel 2007 e quattro anni dopo si è laureato campione italiano ed europeo MiniGP junior 50. Nella stagione 2012 ha vinto il campionato italiano PreGP 125 e in quella successiva la categoria PreGP 250. Nel 2014 ha partecipato al campionato spagnolo di velocità categoria Moto3, chiudendo la stagione al sesto posto e prendendo parte anche ad alcune corse del CIV Moto3.
Ha debuttato nella classe Moto3 del Motomondiale nel 2015 nell’ultima tappa di Valencia, grazie ad una wild card in sella ad una KTM dello Sky Racing team VR46. Il suo percorso nell’Academy non è stato brillantissimo, a tal punto che l’italiano ha scelto di lasciare la scuola del Dottore per provare una nuova avventura alla guida della Panigale V2 del team Aruba.
Ha vinto al debutto con un margine di 100 punti sul primo dei rivali, ovvero Stefano Manzi su Yamaha. Con un rullino di 10 pole position e 16 trionfi su 24 gare complessive il centauro romagnolo ha sfatato un tabù che andava avanti in Supersport per la casa emiliana dal 1997.
Ora il suo obiettivo sarà quello di eguagliare Biaggi in Superbike e dai primi test in pista ha subito messo in mostra una velocità innata in sella alla V4 Panigale. Nei test in Portogallo Bulega ha registrato un 1:39.932, tempo molto vicino al record assoluto della pista, ovvero l’1:39.610 stabilito da Jonathan Rea nel 2022. Il due volte campione del mondo Bautista ha concluso ottavo, a 0.760 da Bulega.